[didascalia fornitore=”ansa”]Nick Carter in concerto a Vienna con i Backstreet Boys[/didascalia]
Anche Nick Carter dei Backstreet Boys è stato accusato di stupro: la vittima sarebbe Melissa Schuman, ex cantante delle Dream, gruppo statunitense attivo tra il 1998 e il 2003 e successivamente nel 2015–2016. Il racconto della diretta interessata – alquanto esplicito – è contenuto nel sito della Schuman, secondo cui la violenza sarebbe accaduta nel 2004, quando Carter aveva 22 anni e lei appena 18. Invitata a casa del cantante, Schuman sarebbe prima stata costretta a subire del sesso orale e poi stuprata.
Lavoravano insieme a un film tv – The Hollow – nei mesi in cui Nick Carter avrebbe violentato Melissa Schuman.
‘Gli dissì no più volte, ma Carter mi violentò lo stesso’
È la stessa vittima a raccontarlo nel suo blog in un lungo post in cui il nome dell’aggressore appare solo a metà: Schuman ricorda in particolare che dopo una giornata sul set, il cantante dei Backstreet Boys la invitò a casa sua, a Santa Monica, per passare un po’ di tempo insieme.
La cantante arrivò con un’amica in un appartamento a ‘malapena finito’, in cui Nick Carter e un amico stavano giocando alla Playstation.
Tutti e quattro cominciarono a bere, poi Carter invitò la Schuman nello studio con la scusa di farle sentire dei nuovi brani. I due cominciarono a baciarsi, fin quando lui non cominciò a toglierle i pantaloni.
‘Gli dissi che non volevo andare oltre ma non mi ascoltò’, scrive la Shuman, costretta a subire sesso orale dal cantante che poi chiese di ricambiare.
Inutile le proteste della giovane, che confessa di essersi sentita spaventata e intrappolata, soprattutto perché lui non accettava il suo no e le sue spiegazioni di voler arrivare vergine al matrimonio.
Secondo la Schuman, prima di violentarla Carter avrebbe risposto ‘Potrei essere io tuo marito’.
Al che la giovane finse di dormire e che ‘tutto quello che mi stava accadendo fosse un brutto incubo’.
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Schuman: ‘Volevo denunciare Carter, ma aveva degli avvocati potenti’
Successivamente, Carter chiamò la Schuman per settimane, fin quando il manager di lei – e amico di lui – non le propose un duetto – che venne registrato ma non vide mai la luce: ‘Non ho mai fatto più niente del genere e presto persi interesse nel perseguire una carriera da cantante’, sostiene la Schuman (che in realtà ha provato a riformare l’ex gruppo nella prima metà degli anni ’10 e lanciato qualche singolo da solista, soprattutto su iTunes).
La giovane voleva denunciare e, dopo aver cambiato manager, lo disse all’uomo, il quale – dopo alcune indagini – rispose alla cantante che il membro dei Backstreet Boys aveva degli avvocati potenti: di qui la scelta di rinunciare, anche perché una pubblica accusa contro Carter avrebbe rovinato la sua carriera.
Ma ora la Schuman ha cambiato idea, dopo aver letto che un’altra vittima di violenza ha accusato anonimamente Carter, venendo coperta di insulti. Come detto, dall’entourage di Nick Carter e dei Backstreet Boys, non c’è ancora nessuna risposta.
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