Il boss di Cosa Nostra è morto questa mattina all’ospedale dell’Aquila, dove era ricoverato da oltre un mese, per le conseguenze del tumore al colon che da anni ormai lo aveva colpito.
I funerali saranno vietati dal questore di Trapani, come da prassi accade per i boss mafiosi.
Niente funerali religiosi per l’ultimo padrino di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro, morto questa mattina all’età di 62 anni. A vietare la cerimonia funebre sarà il questore di Trapani, come accade da consuetudine per i boss mafiosi. In un vecchio pizzino ritrovato in uno dei covi del boss, Matteo Messina Denaro aveva espresso la volontà di rifiutare qualsiasi celebrazione religiosa, criticando aspramente la Chiesa.
“Il mio rapporto con la fede è puro, spirituale e autentico, non contaminato e politicizzato. Dio sarà la mia giustizia” si legge in uno stralcio del pizzino. Una volta entrato in coma irreversibile, Il boss di Cosa Nostra non è stato più alimentato e rianimato, ma solo sedato e idratato, fino a quando il suo cuore ha retto.
Intanto è già stato avviato l’iter burocratico per il trasferimento della salma dall’ospedale San Salvatore a Castelvetrano, dove Matteo Messina Denaro sarà sepolto accanto al padre Francesco, nella tomba di famiglia. Prima però la salma del boss sarà sottoposta all’esame autoptico.
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