[didascalia fornitore=”foto”]pixabay[/didascalia]
Ilary è una bambina di 9 anni che, mentre i suoi compagni di scuola erano in gita a Castel Porziano, è dovuta restare in classe. Il motivo è tristemente vergognoso: il mezzo che doveva portare i bambini in gita non era dotato dello scivolo per disabili. E lei, che sta in sedia a rotelle dato che ha la tetraparesi spastica, non è potuta salire sul pullmino insieme ai suoi compagni e non è potuta andare in gita alla tenuta presidenziale.
La mamma della bambina disabile ha raccontato quanto accaduto su Facebook.
Ilary era molto felice di poter andare in gita a Castel Porziano insieme a tutti i suoi compagni di scuola.
Sarebbe stata una giornata diversa trascorsa in allegria e all’aria aperta. E sarebbe stata anche la prima occasione per la bambina di stare ”fuori a lungo” dato che a causa dell’ipoacusia e della PEG (si alimenta tramite un sondino attaccato allo stomaco) non è mai stata fuori casa per così tanto tempo. Ma proprio al momento di partire, la bambina ha avuto una bruttissima sorpresa.
La piccola Ilary, infatti, non è potuta salire sul pullmino che doveva trasportare i bambini della sua classe in gita perché non era dotato di scivolo, e quindi la sua carrozzina non poteva essere caricata a bordo.
Il fatto è che il pullmino della scuola – l’Istituito comprensivo Ardea II di Roma – che è dotato di scivolo, si trovava sotto sequestro, e il mezzo richiesto come sostitutivo non era attrezzato per il trasporto di sedie a rotelle. Mancava la pedana. A nulla sono valse le richieste della mamma di Ilary di rimandare la gita o di richiedere un bus utilizzabile anche dalla figlia che si muove sulla sedia a rotelle.
Federica D’Orta, mamma di Ilary, ha dapprima diffuso su Facebook un video in diretta, poi ha spiegato il suo disappunto in un breve messaggio: “Tutti i bambini stanno andando in gita tranne mia figlia, disabile di 9 anni. Questo perché il pulmino che avrebbe dovuto portare lei è stato posto sotto sequestro. Ho chiesto – ha proseguito la donna – di annullare o almeno di rimandare l’uscita, ma non è stato fatto nulla. La gita è stata comunque fatta come se non ci fosse alcun problema, anzi: hanno detto che siamo noi i cattivi perché non veniamo incontro alla scuola. Ma a pagarne le conseguenze è una bimba disabile che, invece di andare a divertirsi con i propri compagni di scuola, resta in classe da sola. Da sola!!! Questa è discriminazione. Altro che inclusione!”.
La corretta gestione del Sistema Tessera Sanitaria rappresenta un aspetto fondamentale per tutti gli operatori…
Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…
Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…
Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…
La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…
Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…