Una mozione contro la mozione. Questo di fatto quello che si è verificato ieri dopo la richiesta di votazione promossa da Fratelli d’Italia per l’intitolazione di una strada all’ex esponente del Movimento Sociale Italiano Giorgio Almirante. Una votazione che era passata nella serata di giovedì in Assemblea capitolina con i ‘sì’ di Fratelli d’Italia, della lista “Con Giorgia” e con quelli del M5S. Poco dopo la mezzanotte la sindaca Virginia Raggi ha annunciato il blocco dell’iniziativa chiedendo ai consiglieri del M5S di preparare una mozione per vietare l’intitolazione di strade ad esponenti del fascismo o persone che si siano esposte con idee antisemite o razziali.
Ennesimo incidente di percorso per la Raggi? Di sicuro c’è che la prima cittadina di Roma è stata colta impreparata in una giornata dove aveva dovuto affrontare la bufera mediatica scatenata dall’inchiesta sul nuovo stadio della Roma ammettendo dagli studi di Porta a Porta , dove ieri sera si trovava per un’intervento durante la trasmissione di Bruno Vespa, di non essere a conoscenza dell’assemblea per questa votazione: “Non sapevo nulla, mi sorprende. Sono qui da lei (Vespa, ndr) e mi sono allontanata dal Consiglio comunale da qualche ora. Se lo condivido? Se l’Aula ha votato favorevolmente è perché i consiglieri M5s si sono determinati in questo senso. Quindi assolutamente sì… se hanno votato. Evidentemente vogliono intitolare una strada a questo personaggio. Prendo atto della volontà dell’aula, che è sovrana come il Parlamento.
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I voti favorevoli erano stati 23, due gli astenuti e un contrario (la consigliera pentastellata Maria Agnese Catini). Gli altri gruppi non erano presenti, il Pd in particolare non c’era perché i consiglieri erano usciti in protesta per l’assenza della sindaca. Dopo la mezzanotte è giunto quindi secco il “no” della Raggi: “Nessuna strada a Roma sarà dedicata a Giorgio Almirante“. Questa la lapidaria frase passata all’agenzia Ansa dalla sindaca che sarà la prima firmataria contro la mozione. Un no giunto peraltro dopo aver interpellato la sua maggioranza.
[didascalia fornitore=”ansa”]Giorgio Almirante negli anni ’70 – foto archivio[/didascalia]
E se ad esultare al passaggio della mozione a favore di una via alla memoria di Giorgio Almirante erano stati l’ex sindaco di Roma Giorgio Alemanno e i capigruppo di Fdi alla Camera e al Senato Fabio Rampelli e Stefano Bertacco sono state durissime le parole della comunità ebraica di Roma: “Una vergogna per la storia di questa città: chi ha ricoperto il ruolo di segretario di redazione del Manifesto per la Difesa della Razza, senza mai pentirsene, non merita una via come riconoscimento”.
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