Nigeria, Bola Tinubu eletto nuovo presidente. Le opposizioni contestano il risultato

Elezioni in Nigeria, vince il candidato del partito già in maggioranza. Le opposizioni denunciano brogli e assenza di trasparenza.

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Il neoeletto presidente nigeriano Bola Ahmed Tinubu – Nanopress.it

Il paese africano è la democrazia più grande del continente. 

Elezioni in Nigeria: il vincitore

La Nigeria ha eletto il suo nuovo presidente. Bola Ahmed Tinubu del partito governativo All Progressives Congress è stato proclamato dalla commissione elettorale come il vincitore delle elezioni presidenziali svolte il 25 febbraio scorso. I leader dei partiti di opposizione hanno contestato il risultato chiedendo a gran voce la ripetizione del voto, in quanto ci sarebbero stati dei presunti brogli elettorali.

Il nuovo presidente, 70 anni, ha ottenuto 8.8 milioni di voti pari a circa il 36.6% del totale di quelli espressi, considerando che oltre 93 milioni erano stati gli elettori iscritti nei registri. Già governatore dello stato nigeriano di Lagos, omonimo della città ex capitale, con queste elezioni succede al precedente presidente Muhammadu Buhari, un ex generale anche lui appartenente allo stesso partito dei progressisti.

Le opposizioni

Sconfitto invece il vicepresidente Atiku Abubakar del partito democratico d’opposizione Peoples’ Democratic Party (PDP), che ha ottenuto il 29% dei consensi per circa 7 milioni di voti. Così come Peter Obi, candidato laburista dato alla vigilia come possibile outsider perché molto popolare tra i più giovani. Obi ha ottenuto il 25% per 6,1 milioni di voti. Il partito da lui rappresentato non è mai andato al governo nella storia del Paese.

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La pubblicazione dei risultati delle elezioni – Nanopress.it

La Nigeria è il paese più popoloso dell’Africa con i suoi 218 milioni di abitanti e quindi è anche la più grande democrazia del continente. La sua economia è la locomotiva africana. Con una popolazione molto giovane, secondo i trend di crescita si stima che entro il 2050 diventerà il terzo paese più popolato al mondo. Questo per dare la dimensione dell’importanza di questa tornata elettorale che ha rinnovato anche il Parlamento e che è stata la quinta libera dal 1999, quando fu messa la parola fine alla dittatura militare.

Le contestazioni e la replica

Le contestazioni sono arrivate proprio dai candidati presidenti degli altri due partiti principali, poi usciti sconfitti. Fin da subito lo spoglio è andato a rilento per via delle proteste. Per la prima volta, infatti, è stato usato un sistema elettronico per trasmettere i risultati delle urne. Questo è stato definito poco trasparente e caratterizzato da corruzione e problemi tecnici. L’esito è stato definito dalle opposizioni, senza grandi giri di parole, come “pesantemente falsificato e manipolato”. In una conferenza stampa congiunta i due partiti hanno dichiarato che il risultato del voto “non rispecchia i desideri che i nigeriani hanno espresso alle urne il 25 febbraio”

La commissione elettorale nazionale ha respinto la richiesta di un nuovo voto, affermando che il processo elettorale sia stato “libero, giusto e credibile”. Il presidente eletto ha teso la mano alle opposizioni chiedendo loro di “unirsi a lui e fare squadra” per rafforzare la Nigeria. Tuttavia alcuni osservatori esterni, inclusa l’Unione europea, si sono uniti al coro di critiche evidenziando la mancanza di trasparenza nel processo di voto.

Ieri le Nazioni Unite avevano invitato tutti alla calma fino a che lo scrutinio non fosse terminato, per evitare disinformazione o incitamenti alla violenza. Durante il voto, infatti, molti elettori a Lagos avevano denunciato intimidazioni e tentativi di impedire l’esercizio del diritto.

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