Un’intervista a cuore aperto, quella che ha rilasciato Nina Moric a Oggi, nella quale ha rivelato di aver rischiato la morte. L’ex modella croata, ha spiegato di aver avuto una brutta infezione al seno, e di aver passato i giorni di degenza praticamente da sola, senza che nessuno l’andasse a trovare.
Dettagli drammatici del suo recente passato, quelli che ha raccontato al settimanale Oggi Nina Moric, supermodella degli anni Novanta e Duemila e ex moglie di Fabrizio Corona. 47 anni, oggi Nina vive in un piccolo attico nel centro di Milano con la sola compagnia del gatto Moon. Nessuno specchio alle pareti, in una sorta di dejà-vu che richiama la vicenda di Virginia di Castiglione ma probabilmente più consapevolezza per lei, che si autodefinisce “rigenerata“.
Nina Moric e il ricovero in ospedale, da sola
“A maggio ho avuto un problema al seno. Un’infezione che è finita in sepsi. Sono stata attaccata da un batterio, è spuntato come un nodulo che poi ha cominciato a espandersi. Sono andata in un ospedale milanese dove sono stati, diciamo così, negligenti. Mi hanno dato antibiotici, cose blande. Ma il male si è diffuso. Dopo un mese, il mio seno era viola, una ‘bomba’ che mi dava dolori atroci” ha spiegato Nina al magazine, raccontando la terribile esperienza appena vissuta.
“Sono finita in codice rosso all’Humanitas. Ho rischiato, sono stata 20 giorni in ospedale. Mi hanno asportato il seno e la protesi. Ora sono un’amazzone: sa, loro si tagliavano un seno per poter tirare meglio con l’arco. La vera ferita è che non è venuto nessuno a trovarmi, tranne un amico. E ce n’era un altro che mi chiamava dagli Stati Uniti” ha poi aggiunto, sottolineando, quindi, come non sia andato a trovarla nemmeno il figlio Carlos, avuto dall’ex marito Fabrizio Corona e che a breve compirà 21 anni.
Una distanza non solo tra lei e il figlio, ma anche con i parenti più prossimi, come ha spiegato lei stessa: “È da quasi cinque anni che non ho più gli affetti primari. I genitori, le sorelle, la famiglia. Ed è uno stacco definitivo. Mio figlio non è famiglia: è parte di me, siamo le due metà della luna, ce l’ho dentro. Ma è tanto che non lo vedo”.
Il processo di rinascita di Nina Moric: “Ho toccato il fondo”
Negli ultimi anni la sua vita è assomigliata a una sorta di corsa sulle montagne russe, piena di alti e bassi, e Moric ha raccontato quando ha toccato il fondo: “Il 17 dicembre 2021. Ho lasciato la vecchia casa, non sapevo da dove ricominciare. Per due o tre mesi ho vagato tra alberghi e sistemazioni occasionali. A marzo dell’anno scorso sono uscita dall’ultimo appartamento senza avere una meta. Stavo così male che avevo rinunciato persino alla disperazione”.
Ad aiutarla a risalire la china, l’aver trovato la casa dove ora vive, piena di quadri e sculture, e sgombra di specchi, tranne uno per lavarsi i denti: “Ho iniziato il processo di depurazione. Sono a metà dell’opera, e non è facile. Ma ne vale la pena. Ho preso delle decisioni igieniche e irrevocabili: ho lasciato la tv, che per me era tossica: non sapevo gestirla. Io sono troppo diretta”.
Modella tra le più note degli anni Novanta e Duemila, ha iniziato la sua carriera grazie a Gianni Versace, con cui iniziò a lavorare a soli 18 anni, dopo alcuni anni di gavetta a Milano. Eppure, ancora oggi Nina afferma di detestare il suo viso, e ammette di aver esagerato con i trattamenti estetici in passato: “Passo per la regina delle rifatte, ma di rifatto ho solo il seno, che ho rimesso in sesto dopo il parto. Poi ho abusato di botulino e di acido ialuronico”. Avevo il terrore di invecchiare, che è tipica del mio ambiente di prima. E non è solo una questione di vanità, è la paura di non lavorare più. Di essere travolta dalle critiche”.
Oggi Moric è single, e dice di star bene così, anche se pensa che sia bello tornare a casa e trovare qualcuno che ti vuole bene, ma spiega al contempo che ha capito che ora non riuscirebbe a gestire una relazione: “Non ho mai avuto storie d’amore, ma lezioni. Per fare un figlio, per sposarmi, forse sì, del mio ex marito (Fabrizio Corona) sono stata innamorata, o così credevo. Ma non mi ha lasciato niente: né rancore né bei ricordi. Il vuoto. Una lezione”.