Dopo Medicina, Fisica, Chimica, Letteratura e Pace, oggi è stata annunciata l’assegnazione del Premio Nobel l’Economia 2020: a meritarlo sono stati Paul R. Milgrom (1948) e Robert B. Wilson (1937), entrambi professori dell’Università di Standford, il primo di Scienze umane e il secondo di Amministrazione.
Il campo di ricerca: la Teoria delle Aste
Il prestigioso premio è stato assegnato loro “per i miglioramenti della teoria delle aste e l’invenzione di nuovi format per aste“. La Teoria delle Aste è una branca della Teoria dei Giochi ed è relativa al comportamento delle persone nell’ambito dei mercati ad asta, indagando proprio l’applicazione della Teoria dei Giochi.
Strategie, equilibri ottimi, raggiungimento dei risultati, efficienza delle tecniche utilizzate sono tutti oggetti di studio da parte dei tecnici al fine di creare un paradigma che descriva il comportamento ideale. I casi più importanti nei quali si può vedere applicata la teoria sono le aste per la privatizzazione di aziende pubbliche o la vendita delle autorizzazioni governative.
Milgrom e Wilson
I due professori, grazie ad anni di studi e ricerche, hanno ideato innovativi meccanismi d’asta sia per la vendita di servizi che di beni che di solito incontrano qualche difficoltà nella vendita. Il loro “metodo” potrebbe portare a consistenti benefici a tutte le parti coinvolte in una compravendita. Il lavoro dei due vincitori del Premio Nobel per l’Economia ha portato a descrivere e comprendere i comportamenti tenuti in un’asta sia da venditori che da acquirenti, correggendo laddove fretta di chiudere una trattativa o irrazionalità possono guastare un buon risultato economico.
Paul R. Milgrom ha introdotto il concetto di “valore privato” dopo aver studiato aste di vario tipo: si tratta del valore che viene assegnato al bene o al servizio dall’offerente e va oltre il valore concreto e comunemente riconosciuto. Questo potrebbe portare ricavi decisamente maggiori al venditore, perciò più informazioni valoriali vengono condivise con i potenziali acquirenti, più quest’ultimi avranno gli strumenti per alzare la propria proposta.
Robert B. Wilson invece ha studiato il “valore comune”: nel caso degli oggetti, gli acquirenti potrebbero non conoscerne il reale valore una volta approcciatisi all’asta, salvo poi nel corso della trattativa capire che è il medesimo per tutti. Prima si parte con offerte molto al di sotto del valore reale per evitare “la maledizione del vincitore“, ovvero l’acquisizione del bene ma ha un valore maggiore rispetto a quello effettivo, man mano andando ad aumentare.
I due studiosi hanno analizzato in particolar modo la vendita delle frequenze radio da parte del governo degli Stati Uniti nel 1994, un modello d’asta utilizzato anche negli anni successivi sul quale si è basata la loro teoria.
Il Premio Nobel per l’Economia
Quello per l’Economia è un Premio Nobel particolare: non viene assegnato fin dall’istituzione del premio, ovvero il 1901, bensì dal ’68, a seguito di una donazione da parte della Sveriges Riksbank, la banca centrale svedese, alla Fondazione Nobel. Infatti, il premio si chiama Premio della Banca di Svezia per le scienze economiche in memoria di Alfred Nobel.