È stato assegnato il tanto atteso premio Nobel per la Pace 2022. Il prestigioso riconoscimento è andato all’attivista bielorusso Ales Bialatski e a due ong, una russa e una ucraina.
Tra i papabili candidati figuravano il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, l’oppositore russo Alexei Navalny, acerrimo nemico del presidente Putin e schieratosi apertamente contro la guerra, l’oppositrice bielorussa Sviatlana Tsikhanouskaya, che continua a fornire il suo sostegno al Cremlino.
Una decisione quanto mai difficile quella toccata quest’anno al Comitato del Nobel per la Pace, che ha scelto di assegnare il prestigioso riconoscimento al bielorusso Ales Bialatski, e a due ong. Si tratta dell’organizzazione russa per i diritti umani Memorial e dell’organizzazione ucraina per i diritti umani Center for Civil Liberties (Centro per le libertà civili).
Le motivazioni per le rispettive assegnazioni – come spiegato dallo stesso Comitato del Nobel – sono state: l’eccezionale difesa dei diritti umani, la coesistenza pacifica nei Paesi vicini (Russia, Ucraina e Bielorussia) e la democrazia.
“Insieme dimostrano l’importanza della società civile per la pace e la democrazia”
ha detto la presidente del Comitato Reiss-Andersen.
Tra i papabili per il prestigioso riconoscimento figuravano il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, l’oppositore russo Alexei Navalny, acerrimo nemico del presidente Putin e schieratosi apertamente contro la guerra, l’oppositrice bielorussa Sviatlana Tsikhanouskaya, che continua a fornire il suo sostegno al Cremlino.
Ales Bialiatski – 60 anni – è un attivista bielorusso, presidente dell’Organizzazione non governativa per i diritti umana Viasna, fondata nel 1996 con l’obiettivo di offrire assistenza economica e legale ai prigionieri politici e ai loro familiari.
Noto per le sue proteste antisovietiche quando, negli anni ’80, contribuì alla fondazione del Partito clandestino “Indipendenza”, che chiedeva l’uscita della Bielorussia dall’Unione Sovietica.
Finito in carcere più volte, l’ultima delle quali nel 2020.
Memorial è un’associazione non governativa fondata in Russia nel 1987 a opera di Andrei Sacharov (cui fu assegnato il premio Nobel per la pace nel 1975) e da un gruppo di attivisti, in concomitanza con la fine dell’Unione Sovietica. L’Ong nacque con l’obiettivo di dar voce agli abusi e ai crimini dell’era stalinista.
Il Centro per le libertà civili è un’associazione ucraina, con sede nella capitale, che si impegna – soprattutto dopo l’invasione russa – a documentare i crimini di guerra commessi dagli invasori in Ucraina.
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