Con Nokia X con Android, Nokia ha stupito tutti al Mobile World Congress 2014 di Barcellona e ha presentato la sua prima famiglia di smartphone con sistema operativo di Google. Conosciuto con il nome in codice di progetto Normandy, sembrava una di quelle chimere della tecnologia destinate a non essere mai messe in pratica e dunque mai prodotte, invece è stata ufficializzata e arriverà in Italia nel giro di poche settimane. Sono tre i prodotti ossia Nokia X, il modello quasi identico Nokia X+ e il phablet Nokia XL. Andiamo a scoprirne di più con tutte le caratteristiche e le informazioni su ciascun esemplare e una riflessione finale. Anche i prezzi sono stati svelati.
I tre modelli sono Nokia X, Nokia X+ e Nokia XL: i primi due sono praticamente identici e riprendono la stessa forma di Nokia Lumia 520 con uno schermo LCD touchscreen di piccole dimensioni, una fotocamera posteriore di soli 3 megapixel, processore dual core, GPS, Wi-Fi, Bluetooth e scocca colorata. La differenza tra X e X+ sta nella memoria visto che il primo è dotato di una Ram più consistente. Nokia XL è il phablet della famiglia, con il suo schermo ampio da 5 pollici e caratteristiche tecniche comunque entrylevel. I prezzi saranno di 89, 99 e 109 euro rispettivamente, senza IVA né tasse.
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A chi potrebbero interessare? Nokia ha fatto capire che ha sviluppato questa famiglia che si posiziona a metà tra i Lumia e gli Asha per i paesi emergenti dove Android è molto apprezzato, ma dove al tempo stesso non si hanno budget stratosferici e le interfacce “fortemente personalizzate” piacciono perché sono già predisposte a un uso completo. Ne conviene che l’Italia non è la prima scelta in quanto a interesse. Le specifiche non sono straordinarie, anzi si possono considerare paragonabili a quelle di telefoni di 3 anni fa. Prezzi buoni, sempre che non vengano aumentati in modo considerevole come da moda italiana.
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Non ci si aspetti un Android pieno perché non è così, al contrario i nuovi Nokia X si avvalgono appunto della piattaforma X che si basa sul sistema operativo open source di Google, ma che in fin dei conti è un versione “castrata” nel senso che non si potrà avere libero accesso a tutte le applicazioni dell’OS del robottino verde, ma solo a una selezione di quelle che Nokia sceglierà per mettere a disposizione dei consumatori. Allo stesso tempo, non saranno disponibili applicativi proprietari di Nokia molto apprezzati come Nokia Camera visto che – adattandoli e dunque ri-sviluppandoli per Android – si sarebbero potuti facilmente estrapolare e installare sui topclass dei rivali di Windows Phone.
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