Non fare attività fisica uccide il doppio dell’obesità. Lo ha dimostrato uno studio che è durato 10 anni e che è stato svolto dall’Università di Cambridge. I classici 20 minuti al giorno di esercizio fisico potrebbero svolgere un ruolo fondamentale nel salvarci la vita, perché gli esperti hanno spiegato come esista un legame molto stretto tra movimento, mancanza di esso e morte prematura. Il problema non consiste tanto nei chili di troppo, ma nella mancanza di esercizio fisico svolto regolarmente ogni giorno. Gli studiosi sono arrivati a questa considerazione, monitorando nel tempo più di 300.000 pazienti.
Sono molte le conseguenze a cui può portare la mancanza di attività fisica. Anche una semplice passeggiata ogni giorno potrebbe aiutarci. La morte precoce legata all’inattività trova molte cause, come la maggiore incidenza del cancro e la maggiore possibilità di soffrire di problemi di cuore. La mancanza di movimento porta anche ad un innalzamento dell’indice di massa corporea, che è alla base di molte patologie.
Per 12 anni i partecipanti allo studio sono stati pesati e controllati clinicamente. Inoltre è stato misurato il loro girovita, per stabilire quale fosse la loro forma fisica. I pazienti sono stati interrogati anche sullo svolgimento dell’attività fisica e sono stati divisi in 3 gruppi in base ad essa, a seconda se l’esercizio era mancante, moderato o frequente.
Si è potuto constatare che il rischio più alto di arrivare a patologie gravi e a morte prematura era quello rapportabile al gruppo dei sedentari totali. Gli esperti suggeriscono come sia importante inserire un po’ di tempo, nella vita quotidiana, da dedicare all’attività fisica. Avere la possibilità di non incorrere nella morte prematura dà un altro motivo in più per camminare e per fare movimento. Dimagrire correndo è molto utile, perché ci espone a minori rischi e ci rende più longevi.