Quando le coinquiline si sono accorte di quanto successo, per Francesca Corda non c’era ormai più nulla da fare.
Sarà ora l’esame autoptico a stabilire le cause della morte della 19enne originaria di Alà dei Sardi. Francesca era iscritta al primo anno della Facoltà di Lettere dell’Università di Sassari. È plausibile che a ucciderla sia stato un infarto fulminante, ma per avere risposte certe bisognerà attendere l’autopsia. Il sindaco del comune e l’amministrazione hanno espresso vicinanza e cordoglio alla famiglia di Francesca, molto conosciuta in paese.
Pensavano che stesse dormendo, ma quando hanno provato a bussare più volte alla sua porta, senza mai ricevere risposta, hanno capito che qualcosa non andava. Così sono entrate nella camera della loro coinquilina, l’hanno trovata ormai senza vita, distesa sul letto. Hanno provato ad allertare i soccorsi, ma per Francesca Corda – 19 anni – non c’era ormai più nulla da fare.
Quando i sanitari del 118 sono giunti sul posto con un’ambulanza, hanno potuto soltanto constatarne il decesso. Sulle cause del decesso c’è al momento il massimo riserbo, ma la prima ipotesi è che sia deceduta per un infarto fulminante. L’autopsia disposta nei prossimi giorni chiarirà cosa abbia ucciso la 19enne originaria di Alà dei Sardi, provincia di Sassari.
Francesca Corda viveva con altre ragazze, tutte studentesse come lei, ed era iscritta al primo anno della facoltà di Lettere di Sassari. La famiglia e lei stessa erano molto conosciuti in paese. Il sindaco di Alà dei Sardi e l’amministrazione hanno espresso profondo cordoglio e vicinanza ai familiari della ragazza, con un post sulla pagina social del Comune.
“Con immenso dolore Il Sindaco, gli Amministratori e tutta la Comunità di Ala’ dei Sardi è vicina alla famiglia di Francesca, non abbiamo parole che possano alleviare il dolore dei familiari per una morte così assurda”.
Francesca era sana, non aveva malattie pregresse, come hanno riferito anche i familiari, e la sua morte – almeno per il momento – risulta davvero inspiegabile. Toccherà all’esame autoptico far luce sull’accaduto.
Una tragedia simile si è registrata lo scorso 17 novembre ad Arezzo. Un ragazzo di appena 16 anni si è sentito male durante un allenamento di calcio ed è deceduto, nonostante il celere intervento dei sanitari. L’adolescente – che giocava con l’Arno Laterina – ha accusato dei giramenti di testa, poi si è accasciato al suolo. Immediatamente sono scattati i soccorsi, ma per il ragazzo non c’è stato nulla da fare. Trasferito d’urgenza in ospedale, i sanitari aretini non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.
I sanitari hanno provato a lungo a rianimarlo, senza riuscirci. L’adolescente si era sottoposto a tutti gli esami del caso, per accertare il suo stato di salute, e non aveva nessuna patologia pregressa. Sul corpo del 16enne è stato quindi disposto l’esame autoptico per accertare le cause della sua morte.
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