Una donna non si accorge che uno squalo la sta inseguendo mentre rema in mare, quando lo capisce rimane senza parole.
Non capita tutti i giorni di essere seguiti da uno squalo e di sicuro non è un’esperienza piacevole. Questa donna, ad esempio, non si accorge che uno squalo la sta inseguendo mentre rema in mare, quando lo capisce rimane senza parole. L’ha provato sulla propria pelle una coppia di paddle boarder americani impegnati in una raccolta fondi. Chi era con loro ha documentato tutto in un video diffuso sui social. Nel video, una donna inizialmente non si accorge che lo squalo la sta inseguendo, ma quando se ne rende conto la sua reazione è davvero coraggiosa.
I protagonisti della nostra storia al cardiopalma, Gabriel Barajas e Malea Tribble, stavano pagaiando tranquillamente nei pressi della costa della Florida, praticando lo stand up paddling, o SUP.
Si tratta di uno sport che si pratica utilizzando una tavola simile a quella da surf, con la differenza che ci si tiene in piedi pagaiando con un unico remo. Al contrario di quanto molti possano pensare, questo sport ha origini molto antiche, risalenti addirittura a 3.000 anni fa. A quel tempo, i pescatori peruviani remavano allo stesso modo, in piedi, su zattere composte di canne di bambù.
Il paddling è un’attività rigenerante per il corpo e la mente, che consente di fare sport stando a contatto con la natura. Immaginiamo quindi quanto dovevano essere concentrati e rilassati i nostri protagonisti prima di accorgersi di ciò che stava accadendo.
Lo capiamo ancora di più se pensiamo al vero motivo per cui i due si trovavano lì: erano impegnati in una pagaiata di 80 miglia, dalla Florida alle Bahamas, nell’intento di raccogliere fondi da donare in beneficenza per il trattamento della fibrosi cistica. Non avevano calcolato, tuttavia, che proprio a 40 miglia dalla costa di Bimini, nel mezzo della corrente del Golfo, uno squalo martello della lunghezza di 5 piedi arrivasse a fargli visita.
Ad un tratto, le persone che erano sull‘imbarcazione che li accompagnava nella traversata hanno avvertito Malea che alle sue spalle si intravedeva la pinna appuntita di uno squalo. La donna a quel punto non si è scomposta, per evitare movimenti bruschi che potessero farla cadere in mare, ma si è seduta in ginocchio sulla tavola e ha iniziato a remare lentamente verso la barca.
Sul suo viso, però, si potevano leggere il terrore e l’apprensione derivanti dal sapere che tipo di rischio stava correndo. Mentre lo squalo continuava a seguirla, Malea è finalmente giunta accanto alla barca, e i suoi accompagnatori l’hanno aiutata a salire a bordo. Ma l’emergenza non era ancora finita, perché Gabriel era ancora in mare.
Lo squalo, infatti, una volta perso il suo primo obiettivo ha iniziato a seguire lui, ma la tensione è durata poco, perché dopo qualche istante ha virato allontanandosi. Inutile dire che tutti hanno tirato un sospiro di sollievo, seguito da qualche imprecazione, perché dopo tanta paura il pericolo era scampato.
L’ultima frase udibile del video è quella di Malea, che chiede a chi è dietro la telecamera se avesse ripreso tutto. E in effetti è così, perché le riprese dell’episodio hanno fatto il giro del mondo, e senza saperlo quello squalo martello ha aiutato i nostri amici nella loro causa, facendo conoscere a più persone la loro campagna di beneficenza.
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