Nessuno si è accorto che lei non c’era più e che, forse, aveva anche lanciato un grido d’aiuto e di speranza. Ma Laura è morta così, senza che per 3 anni, nessuno bussasse alla sua porta. Poi la terribile scoperta.
Era anche stata visitata da alcuni assistenti sociali, i quali, dopo che non erano riusciti a mettersi in contatto con lei, avevano abbandonato il suo caso. Ecco cosa è successo.
È stata lasciata da sola, senza che nessuno si prendesse più cura di lei e né, tantomeno, le chiedesse come stava. Ed è stato così per 3 anni, nessuno si è accorto della sua assenza, nessuno sapeva che lei non c’era più. Una tragedia che poteva esser evitata se solo qualcuno avesse ascoltato il suo grido d’aiuto e di dolore.
Laura è morta così, a 38 anni, nella solitudine più totale. Le avevano anche dato un alloggio di edilizia popolare perché era ritenuta una “persona bisognosa di assistenza”, ma nonostante tutto, è morta senza che nessuno se ne accorgesse.
In 3 anni, mai una visita né nulla. Nessuno che si chiedesse come stava o se la vedesse uscire anche solo per prendere una boccata d’aria. A 38 anni, Laura Winham è morta. Anche gli assistenti sociali erano stati allertati, perché c’era questa donna che aveva bisogno d’aiuto. Avevano anche provato a contattarla ma, dopo alcuni tentativi che non avevano ricevuto risposta alcuna, avevano abbandonato il caso.
Dopo 3 anni, la polizia inglese ha fatto irruzione nel suo appartamento ed ha fatto la terribile scoperta: un corpo mummificato, nell’appartamento a Woking, nel Surrey, in Inghilterra. È stata una segnalazione dei parenti a permettere alla polizia di andare lì e bussare a quella porta. Ma, dato che nessuno rispondeva, hanno fatto irruzione. Poi la terribile scoperta. Era la primavera del 2021.
Le indagini che sono state fatte nel corso di questi anni, hanno portato al solo esito che la donna era stata lasciata sola, anche dagli assistenti sociali che, di lei, non se ne erano preoccupati. Ora, a distanza di due anni, è la famiglia di Laura a parlare, a chiedere come mai nessuno, per tanti anni, si sia accorto di lei.
Stando anche a quanto il medico legale ha analizzato che la morte, date le condizioni nelle quali fu trovato il corpo, risalirebbe a molto più tempo prima.
La famiglia di Laura ora, a distanza di tempo, si chiede perché i servizi sociali abbiano abbandonato il caso e siano desistiti dall’intervenire, e soprattutto perché non avevano colto si segni di deterioramento nel corpo della giovane, il fatto che non rispondesse a telefono né al campanello. Aveva anche interrotto le visite mediche che faceva periodicamente.
È stato grazie alla segnalazione del fratello della donna, che di lei non aveva più notizie da tempo, a portare alla macabra quanto terribile scoperta. C’era un’annotazione fatta sul calendario in casa di Laura. C’era scritto: “Ho bisogno d’aiuto”. Ma nessuno aveva raccolto il suo grido.
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