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Non si fermano i bombardamenti in Ucraina e Russia

Dalle prime ore di questa mattina in Ucraina è tornato a suonare l’allarme antiaereo principalmente in quattro zone della nazione, le stesse che sono state interessate dagli attacchi nei giorni scorsi: Sumy, Kherson, Kharkiv e Zaporizhzhia.

Soldati ucraini a lavoro – Nanopress.it

Colpite anche diverse zone del territorio russo da droni ucraini. Al momento non c’è nessuna prospettiva di pace, entrambe le parti del conflitto sono attive nella guerra questo il pensiero di Antonio Guterres, segretario dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Onu.

Bombardamenti nella notte sia sul suolo ucraino che sul suolo russo

Sergy Cherevatyi, portavoce del comando dell’Ucraina, ha dichiarato che la situazione a Bakhmut è molto difficile, nonostante questo però l’esercito ucraino è riuscito a distruggere in parte la brigata delle forze regolari dell’esercito russo che stavano attaccando la città. A riportare queste dichiarazioni è stato il Guardian.

Sempre secondo Cheravatyi la Russia è obbligata ad utilizzare le unità del suo esercito regolare a seguito delle enormi perdite che sono state subite dal gruppo Wagner nel conflitto.

Vyacheslav Gladvok, governatore della regione Belgorod russa, ha dichiarato che due droni sono esplosi su alcune delle case residenziali che si trovano nella zona proprio nel distretto di Belgorod.

Il distretto Belgorod si trova all’interno della regione di omonima che è situata lungo il confine con l’Ucraina. Al momento non risulta che vi siano state vittime, ma due case civili sono rimaste danneggiate e un’automobile è andata distrutta. Sul luogo sono presenti i servizi operativi.

Un altro drone ucraino ha colpito la Russia nella regione di Bryansk, a riportare la notizia è stato l’amministratore della regione Alexander Bogomaz.

Il drone ha colpito l’edificio amministrativo che si trova nella città di Starodub. Non ci sono state vittime, la notizia è stata riportata anche da Ria Novosti.

Nelle ultime 24 ore nella regione ucraina Sumy si sono susseguiti 11 attacchi russi, a causa degli attacchi uno dei residenti è morto perché colpito da un frammento di proiettile di artiglieria.

La notizia è stata diffusa dall’amministrazione militare regionale e poi riportata da Ukrainska Pravda. La zona maggiormente interessata dagli attacchi è il villaggio di Belopolskaya e la comunità di Khotyn, quest’ultima attaccata da colpi di mortaio.

Donald Trump, ex presidente americano, in queste ore ha preso parte all’evento New Hampshire che è stato organizzato dalla Cnn. Durante il suo intervento ha espresso il suo dissenso verso i continui aiuti dati all’Ucraina.

Secondo Trump gli Stati Uniti d’America hanno fatto già tanto dando 171 miliardi ed ora è il turno dell’Europa che fino a questo momento ne ha dati solo 20.

Inoltre ha espresso il suo pensiero anche in merito ad una possibile pace tra le due nazioni, affermando che finché Putin verrà considerato un criminale di guerra sarà molto difficile raggiungere un accordo per la pace.

Questo perché il mondo intero vorrà giustiziarlo, di conseguenza il presidente russo si trova nella condizione di dover combattere ancora più duramente per salvaguardarsi.

In rete sta circolando un video che vede un soldato russo che si arrende all’esercito ucraino. Nel video che è stato pubblicato sul canale Telegram di Yuriy Fedorenko, comandante della compagnia di droni chiamata “Achille”, il soldato russo manifesta la sua volontà di arrendersi, e quindi i soldati ucraini gli lanciano una nota con scritto “Arrenditi e segui il drone”.

È stato guidato nella trincea raggiungendo le postazioni ucraine e qui è stato preso in custodia.

Il presidente ucraino Zelensky sul suo canale Telegram ha diffuso un messaggio in cui vuole assicurare ai suoi cittadini che non lascerà un solo pezzo del territorio ucraino in mano alla Russia.

Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino, ha rilasciato nelle ore scorse un’intervista all’Atv della Republika Srpska della Bosnia Erzegovina e che è poi stata ripresa anche dalla Tass.

Durante questa intervista ha dichiarato che è difficile poter confrontare i due eserciti, russo e ucraino, e al tempo stesso dice che la Russia non sta facendo la guerra ma sta facendo un’operazione speciale evitando di colpire infrastrutture e vite umane.

Ha poi parlato dell’attacco con i droni avvenuto il 03 maggio scorso, per la Russia i responsabili sono gli ucraini e lo definiscono un atto di terrorismo volto a colpire il presidente Putin e per questo inaccettabile.

La Repubblica Ceca si apre alla possibilità di fornire attrezzatura militare all’esercito ucraino, ha recentemente parlato di poter dare alcuni dei suoi jet da combattimento L-159 che la nazione ucraina potrebbe usare nella sua controffensiva.

A rilasciare questa dichiarazione è stato proprio Petr Pavel, il presidente della Repubblica Ceca, che è stato citato da Sky News.

Il caccia L-159 è un particolare aereo da combattimento molto leggero che è stato realizzato con l’intento di fornire supporto alle forze di terra, per la ricognizione e anche per le missioni di combattimento. Sarebbe un aiuto in più che l’Ucraina potrebbe utilizzare contro l’esercito russo.

Dopo l’incontro a Washington tra Jose’ Luis Albares, ministro degli Esteri spagnolo, e Antony Blinken, segretario di Stato americano, la Spagna ha promesso agli USA il pieno sostegno all’Ucraina per tutto il conflitto.

L’accordo sull’export di grano ucraino che avviene sul Mar Nero può essere prorogato per altri due mesi, ad affermarlo è Mevlut Cavusoglu, ministro degli Esteri turco.

La notizia è stata ripresa dalla Cnn Turk, la sua dichiarazione arriva a seguito della sua visita a Mosca dove ha incontrato Sergei Lavrov, ministro degli Esteri russo.

Secondo quanto riportato dal ministro turco l’incontro proseguirà nelle prossime ore a Istanbul e vede la partecipazione di Russia, Turchia, Nazioni Unite e Ucraina.

Un incendio è divampato nel distretto di Zaporizhzhia, secondo quanto riportato nel post realizzato sui social dai soldati ucraini l’incendio sarebbe stato scatenato dal massiccio lancio di razzi russi con proiettili al fosforo e a grappolo colpendo un villaggio presente nella regione.

Ci sarebbero cinque persone che sono rimaste ferite tra cui un paramedico e l’autista di un’ambulanza. Altre due ambulanze sarebbero rimaste danneggiate sempre a causa dei bombardamenti. In più danneggiati anche 6 edifici residenziali, altri 5 invece sono stati quasi completamente distrutti.

Secondo lo stato maggiore dell’esercito ucraino gli attacchi russi continuano a interessare 4 zone Avdiiv, Lyman, Bakhmut e Marin. In totale l’esercito ucraino avrebbe respinto 39 attacchi ma le battagli più aggressive si stanno svolgendo a Bakhmut e Marinka.

Secondo il bollettino militare diffuso nella giornata di ieri è stata colpita un’infrastruttura civile che si trova nella città di Kostyantynivka all’interno della regione del Donetsk. 45 sono gli attacchi aerei registrati, e 53 i blitz realizzati con razzi nella regione di Kherson.

In questa regione si è registrato un morto ed un’altra persona è stata ferita, la notizia è stata riportata da Oleksandr Produkin che è il capo dell’amministrazione militare dell’Ucraina nella regione di Kherson. A causa degli attacchi russi 95 persone sono state evacuate nella giornata di ieri.

Anche nella regione di Zaporizhzhia si sono registrati attacchi con bombe a grappolo. Secondo le autorità ucraine e secondo quanto riportato da Yuriy Malashko, il capo dell’amministrazione regionale, la regione è stata colpita 70 volte.

Sono otto i feriti al momento registrati tra di loro anche operatori sanitari delle ambulanze. La notizia è stata diffusa dalla Rbc Ukraine.

Colpita anche Nikopol nella notte, un bombardamento da parte dell’esercito russo ha provocato il danneggiamento di 3 abitazioni civili, 4 fabbricati agricolo, un’auto e la linea elettrica è stata interrotta. La notizia è stata riportata da Serhii Lysak, capo dell’amministrazione militare nella regone di Dnipropetrovsk.

Soldati a Bakhmut Ucraina – Nanopress.it

Le altre notizie sulla guerra Russia – Ucraina

Il servizio stampa del distretto militare orientale russo, VVO, ha diffuso la notizia che sono state consegnate pistole anti-drone ai militari che si trovano a Sakhalin.

Queste pistole sono in grado di fermare la frequenza di controllo di diverse tipologie di droni, impedendo al drone di comunicare e fare riprese video, portando il drone ad atterrare in pochi minuti.

L’esercito russo ha poi dichiarato di aver schierato nella regione di Kaliningrad diversi aerei da guerra con missili ipersonici. In particolare si tratta di 3 caccia MiG-31 che hanno missili ipersonici Kinzhal.

Da Mosca arriva la notizia che le regioni di Kursk e Bryansk sono state bombardate con droni questa mattina. Sono stati registrati 5 voli che sono partiti dall’Ucraina dal villaggio di Tyotkine che si trova nel distretto di Glushkiv.

A causa degli attacchi l’emissione di energia elettrica è attualmente parzialmente interrotta. Oleksandr, governatore della regione di Bryansk, ha reso noto che un drone ucraino avrebbe colpito un edificio amministrativo che si trova nella città di Starodub.

Da quanto riportato dal Guardian, da questa mattina è tornato a suonare l’allarme antiaereo in diverse regioni ucraine in particolare su Sumy, Kherson, Kharkiv e Zaporizhzhia, le stesse già interessate dai bombardamenti nei giorni scorsi.

Dal bollettino dello stato maggiore delle forze ucraine solo nella giornata di ieri sono stati uccisi 610 russi e distrutti quattro carri armati e 14 sistemi di artiglieria, la notizia è stata pubblicata su Facebook.

Alexandr Bogomaz, governatore di Bryansk, sul suo canale Telegram ha diffuso la notizia che un deposito di petrolio, che si trova nella sua regione, è stato attaccato da un drone ucraino.

Secondo Antonio Guterres, segretario dell’Onu, al momento non c’è nessuna possibilità di arrivare alla pace e mettere fine al conflitto tra Ucraina e Russia. Entrambe le nazioni sono molto attive nel conflitto, spera perciò che in un futuro si possa raggiungere un accordo per la fine della guerra.

Serena Reale

Classe 1989 di Roma, sono mamma, blogger e creatrice di contenuti digitali. Amo creare contenuti di ogni genere dall'editoria alla grafica. Una delle mie più grandi passioni è quella della scrittura che da sempre mi accompagna ed è da sempre lo strumento principale con cui amo esprimermi. Questa mia passione mi ha permesso nel 2013 di avvicinarmi ai blog e di conoscere il mondo digitale ma anche editoriale. Nel tempo ho collaborato a diversi siti, magazine e blog di ogni tematica. Dal 2022 collaboro con Nanopress, dove mi occupo di scrivere articoli di vario contenuto, toccando diversi temi di volta in volta. Ringrazio la redazione per avermi dato questa opportunità che per me è una sfida tutta nuova.

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