La Corea del Nord ha lanciato un missile balistico, questa volta intercontinentale, che ha capacità di arrivare e anche sorvolare gli Stati Uniti. Dopo l’annuncio di questo ennesimo test, che proviene da un’escalation che va avanti ormai da mesi, Il Giappone e gli Usa hanno condannato fermamente il lancio effettuato da Pyongyang.
Si tratta dell’ennesima dimostrazione militare effettuata dalla Nord Corea che sta portando avanti un’escalation dimostrativa ormai da mesi dove la paura degli Stati vicini ma anche delle autorità internazionali è quella di un incidente che farebbe scattare sicuramente la scintilla che accenderebbe un conflitto.
Il leader nordcoreano vuole dimostrare che la sua nazione è una potenza nucleare che può competere con le massime forze internazionali. Il dissapore di Kim con gli Stati Uniti alimenta ulteriormente la disputa tra Corea del Nord e del Sud. Linee politiche e di pensiero completamente diverse, che dividono ormai da anni le due Coree, ma che in questo momento vivono una tensione davvero alta e che ha raggiunto livelli storici mai visti prima.
Anche il Giappone comincia ad avere paura seriamente di un probabile imminente incidente o attacco. Ha fermamente condannato il lancio di un missile che può raggiungere tranquillamente sorvolare il continente nordamericano e che è l’arma attualmente più a lungo raggio in possesso della Corea del Nord.
Nord Corea, continuano le provocazioni
Kim Jong-un non ha intenzione di frenare la sua escalation dimostrativa, che ha visto anche ieri il lancio di due missili balistici a corto raggio, che hanno destato nuovamente preoccupazione dopo uno stop durato una settimana. Il test che ha effettuato il 9 novembre ha portato il nervosismo a tali livelli che sono state dette parole importanti sia dalla Corea del Nord che da quella del Sud che hanno necessitato dell’intervento delle autorità statunitensi per placare la situazione.
Tutto questo va avanti ormai da mesi e mesi e le probabilità di incidenti aumentano ovviamente con l’aumentare delle esercitazioni. Non abbiamo assistito soltanto alle esercitazioni con lanci missilistici bensì navali e con le forze aeree militari i media asiatici pensano che il leader nordcoreano continui a provocare in questa maniera forte. Entrambi i Paesi sono legati per tradizione politica alla Corea del Nord anche se proprio nei giorni scorsi il presidente Biden e Xi hanno trattato l’argomento al G20 di Bali.
Questo perché la situazione preoccupa realmente le autorità mondiali, anche a seguito degli esiti del conflitto ancora in atto in Ucraina.
Non è accettabile che emerga un altro conflitto in un quadro geopolitico ed economico già compromesso dal conflitto voluto dalla Russia per la conquista dell’ucraina e che potrebbe significare una vera catastrofe internazionale. L’intenzione di Kim sembra proprio quella di provocare a tal punto da provocare uno scontro che vedrebbe Seul affiancato dalle forze militari statunitensi. E proprio l’alleanza con gli USA quello che rende più nervoso il leader Jong-un ritiene gli Stati Uniti un paese ostile. La missione del nordcoreano è atta ad aizzare la reazione di Seul e di conseguenza dei suoi alleati.
Attualmente la Corea del Nord e uno de uno degli dei dei degli osservati speciali internazionali in quanto il suo leader e imprevedibile e si teme un’escalation militare. In tutta risposta la Corea del Sud ho deciso di avviare esercitazioni congiunte con l’esercito degli Stati Uniti e dimostrare la propria capacità di reazione e di reagire in caso di conflitto.
La Corea del Nord questa volta ha lanciato il missile a lungo raggio, il più potente all’interno del proprio armamento militare. Si tratta di un missile balistico che ha la capacità di sorvolare anche il continente americano.
Un’azione fortemente condannata dal Giappone che è stato il primo a fornire la propria opinione in merito e che ha successivamente ricevuto anche la condanna da parte degli Stati Uniti stessi.
La portavoce del Consiglio nazionale di sicurezza Usa Adrienne Wats ha dichiarato: “il presidente è stato informato della situazione e, insieme con il team di sicurezza, continuerà a consultarsi con alleati e partner”.
Wats ha poi proseguito: “Questo lancio è una sfacciata violazione delle numerose risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu e aumenta inutilmente le tensioni e rischiando di di destabilizzare la sicurezza della regione“.
Il primo ministro giapponese ha riferito che “Il missile balistico lanciato dalla Corea del Nord si ritiene sia atterrato nella nostra zona economica esclusiva (Zee) a ovest di Hokkaido”. Spiegando inoltre che può raggiungere con facilità gli Stati Uniti e arriva ad una distanza di 15.000 km e ad un altezza di 6.000 km.
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