“Troppo anziano per gareggiare”, così i medici nel 2014 avevano fermato la corsa dell’atleta Antonio Nacca che a 90 anni si è portato a casa tre record del mondo nella sua categoria. Dopo due anni però, il maresciallo in pensione che ha corso per più di 30 anni, segna una nuova vittoria: ha vinto il ricorso contro i medici che gli avevano dato lo stop e potrà tornare a gareggiare. Ha continuato gli allenamenti e dunque è pronto per la prossima sfida che si terrà sabato a Novara.
Portabandieta degli Amatori masters Novara, Antonio Nacca festeggerà i 93 anni a dicembre: “Il primo titolo nazionale lo conquistai nel cross nel 1985, un anno dopo essere andato in pensione – ricorda -, in seguito ne ho vinti altri settanta. Ma la vittoria più bella che ricordo non è una medaglia, perché grazie alla corsa sono anche riuscito a smettere di fumare, nel 1988. E quasi trent’anni dopo pretendevano di farmi smettere di correre” questo il racconto della sua lunga carriera di atleta. Sabato tornerà a provare il brivido della gara dopo 18 mesi di stop, correrà i 400 metri e magari riuscirà anche a conquistare l’ennesima vittoria per questa 26° edizione del meeting Fidal ‘Trofeo Dellomodarme’. Antonio Nacca aveva fatto ricorso contro i camici bianchi che gli avevano messo un freno “un paradosso” lo aveva definito in quanto: “Un primo medico sportivo mi aveva rilasciato il certificato e con quell’abilitazione ai campionati tricolori indoor del marzo 2014 ad Ancora misi a segno tre primati mondiali in tre giorni negli 800, 1500 e 3000 metri. Quando per puro caso un secondo medico, che in passato mi aveva visitato negandomi il nulla osta, seppe che un collega mi aveva giudicato abile, riuscì a ottenere la revoca di quell’autorizzazione”. Ora, dopo una visita approfondita, due medici gli hanno dato il permesso di gareggiare nuovamente, ad Antonio non resta che allacciare le scarpette e correre.