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Sicuramente i più giovani non si ricorderanno di lei. La NSU Prinz era una piccola berlina, caratterizzata dalla linea del tetto piuttosto alta, capace di ospitare quattro passeggeri al suo interno. Amarcord anni ’70 con la mitica NSU Prinz, una delle auto più improbabili viste sulle strade italiane, ma che all’epoca ottenne un buon successo di vendita. La prima NSU Prinz vide la luce nel 1958 ma fu solo con la Prinz 4, creata qualche anno più tardi, che la vettura tedesca cominciò a riscuotere parecchi consensi in tutta Europa, compresa l’Italia dove nel 1970 furono vendute ben 42.000 Prinz, best seller straniera dell’anno!
Le dimensioni erano estremamente compatte, se paragonate anche solo alle citycar di oggi, con una lunghezza di 3.145 mm, una larghezza di 1.420 mm ed un’altezza di 1.370 mm. La massa, a seconda delle versioni oscillava, tra i 510 a 540 kg. Nel corso degli anni si sono susseguite diverse versioni, contraddistinte sia da allestimenti specifici che da motorizzazioni dedicate.
La particolarità della NSU Prinz consisteva nel posizionamento posteriore del modesto motore bicilindrico, un propulsore d’altri tempi da appena 30 cavalli e 598 di cilindrata. Questo “ronzino” beveva 5,7 litri ogni 100 km e raggiungeva una velocità massima di 120 km/h. Per portarla a casa nel 1971 erano necessarie 800.000 lire circa.
Il motivo del successo della NSU Prinz va probabilmente ricercato nel fatto che a parità di costi e prestazioni con le altre utilitarie dell’epoca, come ad esempio le Fiat 500 e 126, riusciva a garantire agli occupanti una maggior comodità grazie alle dimensioni più vicine a quelle di una vettura media. La NSU Prinz uscì di produzione nel 1973.
Nella gallery trovate una raccolta dei modelli più significativi.