Torna il grande nuoto in vasca per una nuova imperdibile stagione di agonismo ad altissimi livelli. Due gli appuntamenti principali: Mondiali in vasca corta a Melbourne a dicembre e poi Mondiali in vasca lunga a Fukuoka a luglio.
Da giovedì ci saranno i Campionati assoluti a Riccione, spartiacque che deciderà la formazione della squadra per l’Australia.
Archiviata la breve pausa estiva e con ancora in mente i grandi trionfi degli Europei in casa, tornano in acqua i grandi protagonisti del nuoto in vasca. Dopo tre tappe di Coppa del mondo tra Berlino, Toronto e Indianapolis, riparte infatti ufficialmente questa settimana la nuova stagione tra le corsie in Italia. Si preannuncia un’annata piena di appuntamenti importanti con ben due Mondiali da disputare e la selezione interna per arrivarci sarà durissima visto il crescente livello medio espresso dalla squadra nazionale nelle ultime stagioni. Inoltre, quello alle porte è già il ciclo preolimpico che culminerà con i Giochi di Parigi nel vicino 2024. Motivo in più per gli atleti per farsi trovare pronti.
Il cammino mondiale passa come di consueto per lo snodo di Riccione. Questa settimana, giovedì 10 e venerdì 11 novembre, si terranno i Campionati nazionali assoluti invernali di corta. In tutto prenderanno il via in 458: 239 uomini e 219 donne appartenenti a 117 diverse squadre di società. È l’ultima chiamata per nuotare i tempi limite e staccare così il biglietto per Melbourne, sede ospitante dei prossimi Mondiali in vasca corta che si terranno dal 13 al 18 dicembre.
Questa prova è dunque l’ultima possibile prima che si delinei la nazionale. Alcuni atleti, tuttavia, si sono già qualificati in precedenza. La Federazione italiana (FIN) aveva stabilito che ai fini della selezione mondiale sarebbero stati validi anche i piazzamenti individuali a medaglia e le staffette entro il quinto posto ottenuti ai Mondiali di Budapest del giugno scorso, così come la vittoria in gare individuali agli Europei di Roma in agosto e la realizzazione del tempo richiesto se effettuato durante il Trofeo Nico Sapio di Genova a inizio novembre. A parità di tempo però prevarrà quello nuotato al Campionato italiano.
Se molti atleti li rivedremo a Riccione per la prima apparizione di stagione, alcuni hanno invece già rotto il ghiaccio gareggiando in competizioni che precedevano gli Assoluti. È il caso ad esempio di Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Alberto Razzetti, Matteo Rivolta e Ilaria Cusinato che hanno ben figurato in Coppa del mondo, e di Lorenzo Mora, Simone Cerasuolo e Matteo Ciampi che al Nico Sapio hanno addirittura nuotato i tempi limite per Melbourne.
Il primo ha segnato il nuovo record italiano in vasca corta nei 100 (49.37) e anche nei 200 dorso (1.48.72) mentre al secondo è “bastato” nuotare 56.80 nei 100 rana e 25.78 nei 50 per aggiudicarsi il pass mondiale. Anche Matteo Ciampi andrà in Australia in virtù del 3:37.86 segnato nei 400 stile libero.
A dicembre, dunque, ci sarà la sedicesima edizione dei Mondiali in vasca corta in Australia. Il primo dei due eventi principali di stagione. L’Italnuoto, inutile nasconderlo, ha grandi ambizioni con una squadra estremamente competitiva e in costante miglioramento, fatta tutta di giovani atleti che tra esordienti e veterani hanno dimostrato di potersi contendere i vertici mondiali con gli Stati Uniti in alcune gare, come nelle staffette maschili dei misti e dello stile libero veloce. Risultato fino a pochissimi anni fa impensabile.
Ricordiamo che il miglior risultato ottenuto dall’Italia a un Mondiale di vasca corta fu a Abu Dhabi nel 2021 con un bottino di 16 medaglie; 5 ori, 5 argenti, 6 bronzi e 40 presenze in finale. E anche con il record per numero di campioni iridati, ben in cinque hanno portato a casa il titolo. L’obiettivo è provare a fare meglio ritagliandosi ancora una volta un ruolo da protagonisti.
Ad ogni modo, indipendentemente da quanto sarà folta la spedizione che prenderà parte a questa rassegna iridata, ci sarà comunque una eliminazione interna di turno in turno durante il Mondiale. La regola della competizione prevede infatti che in semifinali e finali ci possano essere al massimo due atleti per ogni Paese, indipendentemente dal piazzamento ottenuto. Quindi, come già successo agli Europei di Roma, se ad esempio nelle batterie dei 100 rana uomini ci dovessero essere quattro azzurri nei primi 16 posti, solo i primi due che hanno nuotato i tempi migliori potranno accedere alla semifinale.
Se più di due atleti per gara saranno in grado di nuotare il tempo limite per i Mondiali, sarà naturalmente un segnale incoraggiante per l’intero movimento natatorio azzurro, ma allo stesso tempo la selezione interna si farà più serrata a Melbourne. Ci sarà un confronto tra chi avrà nuotato più veloce rispetto al collega di nazionale e allo stesso tempo chi sarà più in alto in termini di piazzamento in classifica.
Questo complesso scenario potrebbe sicuramente verificarsi nei 50 e 100 rana sia al maschile sia al femminile, in quanto rappresentano in questo momento le gare più competitive e affollate in termini di stile e distanza nel panorama natatorio azzurro.
Il secondo grande appuntamento di stagione sarà dal 23 al 30 luglio in Giappone, con la ventesima edizione dei Mondiali in vasca lunga a Fukuoka, più volte posticipati causa Covid-19. Anche in questa occasione l’obiettivo è fare meglio del miglior Mondiale di lunga di sempre, ovvero quello di Budapest di quest’anno quando la spedizione portò a casa 9 medaglie totali: 5 ori, 2 argenti e 2 bronzi. Mai erano stati vinti tanti ori in vasca da 50 metri in una singola edizione.
Sarà possibile seguire le gare in tv su Sky e presumibilmente come sempre anche su RaiSport.
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