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Mattia Dall’Aglio, giovane nuotatore azzurro, è morto in palestra, mentre si stava allenando nella sala pesi dei vigili del fuoco di Modena. Il campione di nuoto reggiano, a soli 24 anni, è deceduto per cause naturali, domenica pomeriggio. Erano circa le 17 di domenica, quando è caduto a terra: un pompiere, che l’ha trovato esanime, ha chiamato immediatamente i soccorritori del 118.
Mattia Dall’Aglio era tesserato come agonista alla società di nuoto dei vigili del fuoco e si allenava con costanza e passione presso la piscina in via Monsignor della Valle, a Modena, oppure nella vicina palestra.
Domenica, il giovane nuotatore non ce l’ha fatta, i tentativi tempestivi di rianimazione non sono stati sufficienti per tenerlo in vita. Con buona probabilità è morto di infarto, tuttavia si attendono dettagli: il corpo si trova presso la Medicina legale del Policlinico di Modena e proprio per comprendere le reali cause della morte improvvisa, il pm Katia Marino potrebbe richiedere l’autopsia.
Sul luogo del decesso sono intervenuti anche agenti della polizia, che hanno raccolto alcune testimonianze di chi ha trovato il corpo esanime del giovane nuotatore, tuttavia non ci sarebbero testimoni diretti del decesso.
Mattia aveva iniziato molto presto a nuotare, a soli tre anni, e non aveva mai più smesso. E’ stato un campione di nuoto reggiano, poi anche a Imola, mentre in passato aveva partecipato alle Universiadi in Corea. Lo sport era la sua grande passione. Proprio per questo tutti i suoi amici e familiari, dinanzi alla notizia della sua scomparsa, sono rimasti esterrefatti: era un atleta e periodicamente veniva sottoposto a controlli clinici.
Una cosa certa è che nella palestra non c’era traccia di farmaci di alcun genere. Per il momento dunque, la morte di Dall’Aglio sembra attribuibile esclusivamente a cause naturali.
Venuta a conoscenza della tragica scomparsa di Mattia Dall’Aglio, Federnuoto ha diramato una nota in cui ha espresso tutto il suo cordoglio: ‘Il presidente della FIN Paolo Barelli, i presidenti onorari Salvatore Montella e Lorenzo Ravina, i vicepresidenti Andrea Pieri, Francesco Postiglione e Teresa Frassinetti, il segretario generale Antonello Panza, il consiglio e gli uffici federali, il presidente del GUG Roberto Petronilli, il tecnico federale responsabile delle squadre nazionali di nuoto Cesare Butini e il responsabile delle squadre nazionali giovanili Walter Bolognani e tutto il movimento degli sport acquatici formulano le più sentite condoglianze alla mamma Fabrizia, al papà Gianluca, ai familiari tutti ed amici e a tutti coloro i quali hanno avuto il privilegio di conoscerlo’.