Una nuova droga. Si chiama shaboo e dalle Filippine sembra essersi diffusa anche a Milano. E’ conosciuta anche con la dicitura di “droga dei filippini”, perché almeno in passato era diffusa quasi esclusivamente tra le comunità di immigrati del sud est asiatico. Adesso, da alcuni controlli delle forze dell’ordine, si scopre che questa droga sintetica è diffusa anche nel nostro Paese. In particolare ne sono state trovate tracce di presenza a Milano. L’ultimo caso è stato quello di un uomo di 29 anni, italiano, che è stato arrestato in piazzale Martesana.
L’uomo è uno dei primi italiani che è finito in manette per lo shaboo. Da tutto ciò gli inquirenti sospettano che c’è il rischio di diffusione di questa droga sintetica anche nel panorama del contesto milanese. Un rischio che vale la pena di non sottovalutare.
Le indagini
Negli ultimi tempi, proprio relativamente allo shaboo a Milano, hanno dato dei risultati da non trascurare alcuni arresti. In particolare i poliziotti hanno fermato due giovani, uno di 23 anni a Lambrate e l’altro di 27 nella Comasina. Tutti e due portavano la stessa quantità di droga, 55 grammi. Da ciò la Polizia ha dedotto che sarebbe in atto un traffico nelle mani della criminalità cinese.
A quanto pare quest’ultima lo gestirebbe secondo precisi intenti economici. E’ già capitato che in certi periodi dell’anno a Milano non si trovassero tracce di questa droga. A quanto pare ci sarebbe stato una sorta di “blocco dello spaccio”. L’obiettivo è quello di influire sul mercato, per fare in modo che aumentino i prezzi di questa droga sintetica, anche perché, come fanno notare gli esperti, questo tipo di sostanza stupefacente crea una dipendenza molto forte nei soggetti che ne fanno uso.
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Che cos’è la nuova droga?
Lo shaboo è una metanfetamina. Potremmo dire che si tratti di una sostanza potenziata, che per la prima volta è stata sintetizzata in Giappone alla fine del 1800 ed è molto diffusa nelle Filippine e in Thailandia. Gli esperti la considerano ancora una sostanza stupefacente piuttosto settoriale, per il fatto che viene commercializzata soprattutto all’interno di determinate comunità etniche.
Come hanno fatto notare i responsabili dei nuclei investigativi che si occupano delle indagini sulla diffusione dello shaboo, non è facile che gli italiani arrivino ad avere in mano questo tipo di droga, perché devono riuscire più che altro a guadagnarsi la fiducia degli extracomunitari. La dose standard, che corrisponde a qualche decimo di grammo, è venduta ad un prezzo di circa 25-30 euro.
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