[didascalia fornitore=”ansa”]Rossella Cionini[/didascalia]
Dopo la morte di Rossella Cionini, autista dell’azienda di trasporto pubblico Ctt Nord a Peccioli, in provincia di Pisa, la gara di solidarietà dei colleghi non si è fermata. Nel 2014, le avevano donato ferie e permessi per darle la possibilità di curarsi con la tranquillità necessaria, purtroppo però tutto ciò non è stato sufficiente: qualche giorno fa, Rossella ha smesso di lottare contro la grave malattia che l’affliggeva.
Oltre 250 colleghi della ditta di trasporti per cui Rossella lavorava, si erano organizzati per donarle quanto più tempo possibile, perché potesse rimettersi dalla malattia da cui era affetta, lei infatti aveva terminato tutti i giorni di ferie a disposizione da contratto. Senza il cuore d’oro dei colleghi sarebbe rimasta anche senza stipendio. Ora che Rossella ha abbandonato questo mondo, lasciando il marito Massimo, due figli e una nipote, i suoi ‘angeli custodi’ hanno deciso di non arrestare la solidarietà e così si stanno muovendo per cercare di trasformare gli ultimi giorni di ferie e permessi donati in denaro da destinare alla famiglia o a qualche iniziativa di beneficenza.
I colleghi hanno raccontato del loro nobile gesto e della forza di Rossella, a Il Tirreno: ‘Donare le ferie è stato un gesto spontaneo. A lei, ma anche ad altri colleghi in difficoltà. La sua vicenda ha contribuito ad unirci e a compattare un settore non sempre facile. Ci siamo sentiti in dovere di fare qualcosa per una persona dal cuore d’oro che, nonostante il male, non si è mai arresa’.
La gara di solidarietà dei colleghi di Rossella era diventata non solo un caso mediatico, ma anche un fatto politico. Rossella aveva infatti proposto la ‘Legge degli Angeli’, una sorta di normativa che regolarizzasse le ‘ferie solidali’. In un’intervista rilasciata al Tirreno il 7 settembre 2014, Rossella aveva spiegato così la sua idea: ‘Se deve portare il nome di qualcuno, come avviene spesso in Italia per le leggi, vorrei che fosse conosciuta come la -Legge degli Angeli-. Credo negli angeli custodi. E, nel mio caso, i miei colleghi hanno agito come angeli custodi, dando a me una parte delle loro giornate di ferie, per permettere di curarmi’.
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