Sono senza sosta le ricerche della piccola Kata, la bambina peruviana scomparsa nel nulla a Firenze da qualche giorno. Dopo lo sgombero dell’ex hotel occupato, il blitz e i controlli al suo interno continuano.
Non solo controlli all’interno delle stanze, ma anche nelle fogne e nei pozzi neri dell’hotel stesso, alla ricerca di qualsiasi traccia possibile che possa ricondurre alla piccola.
Indagini e ricerche senza sosta pur di trovare la piccola Kata, scomparsa nel nulla a Firenze e della quale non si hanno più notizie da giorni ormai. Dopo il tentativo di suicidio sia di suo padre (che era detenuto) quanto anche della sua mamma, ora l’attenzione delle forze dell’ordine è sull’ex hotel occupato da alcune persone, fra i quali anche i familiari della stessa Kata.
Sono entrati all’opera i reparti speciali dei Carabinieri per attuare una ispezione quanto più profonda e capillare possibile, alla ricerca di una traccia, anche la più piccola ed insignificante, per trovare la bambina.
I Ros, il Gis e il Sis sono a lavoro all’ex hotel “Astoria” che è stato, proprio nelle scorse ore, sgomberato da tutti coloro che lo avevano abusivamente occupato. Le operazioni odierne dovrebbero completare il programma di controllo approfondito della struttura e delle sue pertinenze cominciato nella giornata di domenica.
Vengono utilizzati, per i controlli di quest’oggi, anche due autospurghi per ispezionare anche i pozzi neri dell’ex hotel occupato. Della piccola Kata, di origini peruviane, non si hanno notizie dallo scorso 10 giugno e, dai controlli effettuati, al momento, della piccola, non si hanno tracce. I controlli delle Forze dell’ordine sono in corso da giorni e, ultimamente, sono stati anche molto approfonditi, tanto da durare anche più di 8 ore. Ma della piccola ancora nessuna notizia.
Sono state effettuate ispezioni anche con specifiche apparecchiature tecnologiche, che hanno permesso di verificare il contenuto di vani angusti, ma anche di intercapedini, di controsoffitti, di cunicoli, di tubazioni, di pozzetti e, persino di un sottotetto che, di solito, all’ex hotel, poi occupato, non erano accessibili. Stando all’attività degli investigatori, elementi utili alle indagini ne sono emersi. Nello specifico, è stata ritrovata un’intercapedine, con accesso dal giardino, utilizzabile come nascondiglio e, anche, un vano nascosto nel sottotetto.
Ciò che però ha particolarmente colpito le forze dell’ordine è stata la scoperta di una telecamera privata che sorvegliava il cortile e che potrebbe svelare dei movimenti della bambina e dei suoi eventuali sequestratori. Per questo motivo, ora, le immagini sono state sequestrate e sono al vaglio degli inquirenti.
Ogni singolo indizio, ogni singolo movimento della piccola, specialmente quello degli istanti prima di sparire nel nulla, verrà analizzato in modo da capire chi l’abbia rapita e dove sia in questo momento.
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