Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia Romagna già da alcuni giorni chiedevano un intervento del Governo sulla questione Covid. I governatori delle tre Regioni ancora in fascia gialla, allineati, hanno proposto una nuova ordinanza con un insieme di norme restrittive, che vanno ad aggiungersi a quelle già in vigore. Se in un primo momento si è cercato di evitare che le Regioni prendessero decisioni autonome, invitando all’attesa di una decisione centrale, ora arriva il via libera del ministro Speranza.
L’ordinanza dovrebbe entrare in vigore nel week end e prevede l’obbligo di mascherina sempre, anche all’aperto, tranne per i bambini e chi pratica attività sportiva, quest’ultima sarà consentita solo in parchi o in spazi aperti e mantenendo i due metri di distanza, vietato passeggiare per le città, vietati i mercati (concessi solo quelli in spazi organizzati per mantenere adeguate distanze e dove l’afflusso di persone può essere controllato), nei negozi e nelle attività si potrà entrare uno alla volta, e saranno previsti orari di accesso dedicati esclusivamente agli over 65. I sindaci potranno mettere in atto ulteriori misure. Per quanto riguarda bar e ristoranti, potranno essere aperti dalle 15 alla 18 e solo per la consumazione al tavolo, i centri commerciali saranno chiusi nel fine settimana e la domenica rimarranno aperti solo gli esercizi necessari. Nelle scuole elementari e medie stop a lezioni di ginnastica e musica, gli eventi sportivi proseguiranno ma solo se i partecipanti esibiranno un test negativo eseguito nelle 72 ore prima dell’evento. Ci si potrà continuare a spostare tra i comuni.
Come ha detto Zaia, governatore del Veneto, con questa ordinanza le tre Regioni diventano gialle plus.
Il ministro delle Autonomie Francesco Boccia ha però voluto fare chiarezza su questa decisione: “Vediamo il monitoraggio di domani e poi si deciderà quale colore per la Campania e per altre regioni. Le misure arriveranno tra sabato e domenica, ma si daranno sempre 24 ore di tempo dopo l’ordinanza del ministro della Salute per l’organizzazione territoriale“. Rimandata quindi a domani la scelta di cambio di colore ufficiale delle varie Regioni, infatti si terrà oggi una video-riunione tra Regioni, Comuni (Anci), Province (Upi), il commissario Domenico Arcuri e la Protezione civile per decidere insieme il da farsi.
Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna, ha spiegato: “Ogni misura presa, a livello nazionale e regionale, è a tutela della collettività, non ci sono pagelle o colori punitivi o premiali, ma solo lo sforzo del Paese di gestire la crisi ed uscirne definitivamente quando sarà disponibile il vaccino chiesto al Governo“, e Massimiliano Fedriga del Friuli-Venezia Giulia dice che “Non vogliamo dare multe, ma regole condivise, che tutti possano rispettare. L’ordinanza ha l’intesa del Ministero della Salute ed entra in vigore dalla mezzanotte di sabato” aggiungendo che l’obiettivo primario è ridurre i contati.
Più dure le parole di Zaia, che più volte nei giorni scorsi si è appellato al senso civico dei cittadini: “L’ordinanza io non la vedo come un atto di imperio, anzi come un fallimento. Perché purtroppo coinvolge tutti, anche la stragrande maggioranza che rispetta le regole, per colpa di alcuni che ancora non le rispettano. Dobbiamo dare una mano a quelli che sono in ospedale, che sono degli eroi. E noi dobbiamo aiutarli con i nostri comportamenti“.
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