Ennesimo blitz degli attivisti di Ultima Generazione. Questa volta alcuni dei suoi membri a colpito una fontana di Piazza Navona. Gli ambientalisti hanno gettato del carbone vegetale nell’acqua, rendendola nera e mostrando degli striscioni contro il fossile. Le forze dell’ordine sono intervenute per portarli via dalla fontana. Si tratta di una nuova protesta dopo quella in via del Tritone che aveva bloccato la circolazione delle auto a Roma.
Nuova protesta ad effetto degli attivisti del collettivo Ultima Generazione, che hanno deciso di manifestare contro il fossile sporcando l’acqua della fontana di Piazza Navona a Roma con del carbone vegetale. Un blitz interrotto dalle forze dell’ordine, intervenute per allontanare i manifestanti e che è stato rivendicato dall’associazione con una nota in cui hanno spiegato le ragioni del loro gesto. Hanno inoltre dato appuntamento il prossimo 12 maggio in Piazzale Clodio per un presidio di solidarietà.
Una protesta che nn è passata di sicuro inosservata, quella messa in atto oggi da alcuni membri di Ultima Generazione, collettivo noto proprio per episodi di questo tipo. Gli attivisti hanno scelto di colorare di nero la fontana di Piazza Navona in segno di protesta contro il fossile, mostrando anche cartelloni con su scritto “Non paghiamo il fossile”.
È accaduto oggi intorno alle 15 a Roma e ha visto protagonisti quattro membri del collettivo, che dopo aver versato del liquido nero nell’acqua della fontana, ne sono rimasti dentro mostrando i cartelloni preparati. La polizia è dovuta intervenire per allontanarli e porre fine al blitz.
In seguito, il collettivo ha rivendicato il gesto, con una nota: “Nella Fontana dei Quattro Fiumi si trovano le statue che ritraggono i quattro fiumi principali della Terra, uno per ogni continente allora conosciuto: il Danubio, il Gange, il Nilo e il Rio de la Plata” hanno spiegato gli attivisti, “Lungo i fiumi si sono sviluppate le prime civiltà, perché l’acqua è una risorsa fondamentale per la vita dell’uomo, rendendo fertili e coltivabili i terreni”.
“Il governo, anziché invertire la rotta per salvare colture, economia e, soprattutto, popolazione, persevera a investire denaro pubblico per sostenere le industrie del fossile” hanno quindi aggiunto, dando poi appuntamento per il 12 maggio in Piazzale Clodio per un presidio di solidarietà.
Pronta è arrivata la replica del ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, che ha condannato con decisione il gesto, sottolineando come ci vorrà ora molta acqua per poter ripulire la fontana, il che costerà non poco a tutti i cittadini.
Inoltre, ha voluto ribadire come siano proprio coloro a dire di voler salvaguardare l’ambiente, a rovinarlo, con gesti tanto sconsiderati, non tenendo conto di come possano essere ritenute “ambiente” anche le bellezze delle opere d’arte.
Infine, Sangiuliano ha auspicato un intervento da parte del Governo in merito: “Auspico che il Parlamento approvi quanto prima le nuove norme contro gli eco-vandali. La Soprintendente Speciale di Roma, Daniela Porro, si è immediatamente attivata per valutare l’entità del danno”.
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