Un gruppo di attivisti ha bloccato stamattina il Grande Raccordo Anulare per una protesta contro il cambiamento del clima in Italia. Grandi disagi per gli automobilisti ma loro non si spostano.
In questa mattina di lunedì, già abbastanza complicata per tutti i weekendieri che tornano a lavoro, il Grande Raccordo Anulare di Roma è stato bloccato per un tratto da un gruppo di attivisti.
Si chiamano Ultima Generazione e protestano contro i cambiamenti climatici, facendo però infuriare gli automobilisti. La loro motivazione, però, è così forte che non guardano in faccia a nessuno e hanno continuato la protesta per tutta la mattina, rischiando anche la vita.
Ancora una volta c’è stato un blocco sul Grande Raccordo Anulare a Roma, organizzata dalla nuova campagna di disobbedienza civile chiamata Ultima Generazione.
Questa mattina, lunedì 20 giugno, infatti un gruppo di attivisti ha bloccato la strada a percorrenza veloce all’altezza dell’uscita 31, creando disagi per il traffico protestando contro il cambiamento climatico che sta devastando l’Italia.
Secondo quanto dichiarato proprio dai partecipanti alla protesta, i disagi saranno continui nelle prossime settimane: “Ci scusiamo con i cittadini della Capitale per i disagi che arrecheremo nelle prossime settimane. Sappiamo quanto sia necessario andare al lavoro per sfamare la propria famiglia. Siamo tutti figli e alcuni di noi sono anche genitori. È proprio per i figli che lo facciamo, i vostri e i nostri”
Ovviamente, furiosi i cittadini e le cittadine che sono rimasti bloccati per tanto tempo sul GRA per via della protesta contro il clima, in un orario in cui tutti si stavano recando a lavoro.
Proprio nell’ambito della protesta di questa mattina, gli attivisti hanno anche rischiato la vita sedendosi e bloccando la strada del GRA, facendo infuriare chi si trovava a percorrere quel tratto specifico.
Già lo scorso 16 giugno era partita una protesta simile, in cui alcune automobili hanno tentato di investire qualche attivista presente sul posto. Sul loro profilo Instagram, i partecipanti alla protesta si sono detti stanchi del fatto che tutti chiudono gli occhi davanti a queste estreme difficoltà e quindi sono disposti a tutto, anche a farsi male.
Ecco le loro parole: “Siamo stanch* e, a questo punto, anche se volete investirci per arrivare in orario in ufficio, noi accettiamo il rischio”.
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