Il caso del giovane palermitano Marcello Volpe è di nuovo a una svolta, l’ennesima dopo 12 anni dalla scomparsa.
La famiglia spera che davvero stavolta si arrivi alla verità perché negli anni si sono intervallate diverse notizia su presunti avvistamenti ma tutte si sono rivelate un buco nell’acqua e ancora la Sicilia aspetta una risposta in merito a quel misterioso evento.
Scomparso alla vigilia del suo ventesimo compleanno, Marcello Volpe abitava a Palermo con la famiglia, la stessa che in questi anni è stata delusa più volte da segnalazioni false in cui ogni volta ha sperato in un ritrovamento del giovane.
Oggi una nuova segnalazione, proveniente da Berlino. Sembra che il ragazzo sia stato avvistato in un quartiere della città, Zehlendorf, da una residente che avrebbe anche scambiato alcune parole con lui. Nella conversazione il giovane le ha detto che voleva tornare in Sicilia dalla mamma, le ha riferito il nome e lei è sicura che avesse circa 30 anni.
Tutte informazioni che combacerebbero alla perfezione in questo caso che a distanza di tanti anni – ieri il 12esimo anniversario – ancora è vivo nell’interesse dell’opinione pubblica.
A occuparsi della vicenda sono state tante trasmissioni, a partire da “Chi l’ha visto?”, il programma condotto su Rai3 da Federica Sciarelli, dove la redazione ha seguito gli sviluppi del caso analizzando le varie voci che si sono intervallate negli anni, su presunti avvistamenti. Quella di oggi però sembra particolarmente veritiera rispetto alle altre, anche per i dettagli riferiti dalla donna tedesca.
Proprio durante la trasmissione della Sciarelli, è stato mandato in onda un filmato girato dalle telecamere di sorveglianza di un negozio della cittadina a sud di Berlino, in cui si vede un ragazzo con un cappellino e i capelli lunghi. Si tratta di Marcello? Difficile, anche se la somiglianza a prima vista è notevole ma serviranno accertamenti ulteriori per confermarlo e le forze dell’ordine sono già a lavoro.
Un inviato di “Chi l’ha visto” si è anche recato personalmente a Zehlendorf e parlando con alcune persone a cui ha mostrato le foto del palermitano prima della scomparsa, è emerso che sì, potrebbe essere lui.
Però ci vuole cautela e non possiamo dare valore alla pista senza le dovute conferme. Negli anni ci sono state segnalazioni provenienti da diverse parti d’Italia ma anche fuori i confini, come stavolta, e tutte non hanno dato i risultati sperati.
La foto di Marcello Volpe è stata diffusa nel 2011 dall’Interpol e dopo una pista che lo voleva a Madrid, la madre Laura Zarcone volò nella capitale spagnola perché la polizia riconobbe la somiglianza di un giovane con le foto segnaletiche. Tuttavia fu un buco nell’acqua e il test del dna confermò che il giovane non era Marcello. Era il 2017 e solo uno dei tanti presunti avvistamenti, che quello di oggi sia quello giusto?
Era il 12 luglio del 2011 quando Marcello uscì dalla sua casa palermitana di via Aloisio Juvara, senza fare più ritorno. Erano le 8 di un martedì mattina e il giorno seguente avrebbe compiuto 20 anni ma non festeggerà mai il suo compleanno insieme ai propri cari, infatti da quel momento di lui non si sa più nulla.
Laura Zarcone ha lanciato diversi appelli in questi anni e sebbene non abbia mai creduto alla tesi dell’allontanamento volontario, sostenendo che potrebbe essere stato aggredito, ha dovuto ricredersi con il tempo.
Periodicamente la sua speranza viene riaccesa con nuove segnalazioni che l’hanno portata a girare diversi luoghi ma sempre, tornando a casa con lo sconforto di non aver trovato suo figlio. Disperata, ha organizzato diversi cortei a Palermo per tenere alta l’attenzione sul caso ed evitare che venga archiviato.
Ripercorrendo i momenti di quel giorno, sappiamo che Marcello è uscito dicendo al fratello che andava da un ebanista e sarebbe tornato dopo un paio d’ore. È stato l’ultimo contatto con il ragazzo e la sua famiglia ha subito lanciato l’allarme diffondendo notizie sul vestiario e sulle generalità fisiche. Marcello si è allontanato senza documenti di riconoscimento e il cellulare, è irraggiungibile da quel giorno.
“Mio figlio aveva con sé 500 euro, temo che possa essere stato rapito e aggredito” ha detto in lacrime la madre in una delle prime interviste, lanciando quindi un appello per esortare chiunque avesse informazioni, ad aiutare le forze dell’ordine. Poi si è rivolta ai commercianti di zona, perché le telecamere degli esercizi potrebbero averlo ripreso.
Uno di loro, circa un mese dopo, aveva riferito di averlo visto a Mondello: gli aveva venduto un panino. Poi si sono intervallate altre chiamate e altre notizie ma mai una fondata. Laura spera ora che il giovane di Berlino sia davvero lui.
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