Dopo il passaggio di Lombardia, Piemonte, Basilicata e Calabria in zona gialla, il governo torna a valutare un inasprimento delle misure anti Covid in vista del periodo di Natale. Ieri sera sul tavolo di governo è finito un nuovo pacchetto di limitazioni con tre scenari differenti, che prevedono una dura stretta alla libertà di movimento dei cittadini durante le feste di Natale e Capodanno, nel timore di una possibile terza ondata a gennaio. Ancora è difficile prevedere esattamente quali giorni saranno sottoposti a nuove limitazioni: forse dal 24 dicembre al primo gennaio, oppure nei giorni festivi e prefestivi (24-27 dicembre, 31 dicembre-3 gennaio, 5-6 gennaio).
“Voglio essere chiaro – ha chiarito il ministro della Salute Roberto Speranza, nel corso del vertice – noi non avremo un effetto epidemiologico delle vaccinazioni prima di tre mesi. Se non stringiamo adesso, rischiamo di trovarci in pieno inverno con una terza ondata e senza ancora lo scudo dei vaccini“.
Una grande zona arancione
Il primo scenario ipotizzato, come riferisce il quotidiano La Repubblica, prevede una zona arancione nazionale con il conseguente divieto di uscita dal proprio comune e la chiusura totale di bar e ristoranti.
Zona rossa tranne a Natale
Una seconda ipotesi contempla l’istituzione di una zona rossa in tutto il paese con conseguente chiusura dei negozi, di bar e ristoranti, e divieto di spostamento al di fuori della propria abitazione, eccezion fatta per il giorno di Natale, così da consentire la partecipazione alle cerimonie religiose.
Stretta al coprifuoco
Si apre, infine, un terzo scenario, quello più soft, che prevede di affiancare alla chiusura di bar e ristoranti un rafforzamento del coprifuoco per l’intero periodo di festa, che potrebbe scattare alle 18 o alle 20 per impedire cenoni e feste in abitazioni private. La decisione definitiva potrebbe arrivare oggi stesso, dopo un vertice aperto anche agli scienziati del Cts.
Il vaccino in arrivo a gennaio
L’arrivo dell’influenza stagionale, insieme al picco di contagi che potrebbe verificarsi dopo l’allentamento delle misure, preoccupano il governo che teme il ritorno di una nuova e recrudescente ondata. La campagna italiana di vaccinazione avrà inizio il 15 gennaio, quando il primo lotto Pfizer con 3,4 milioni di dosi permetterà di vaccinare circa 1,7 milioni di persone. Quindi, se si considerano i tempi per eseguire le vaccinazioni e fornire copertura immunitaria, serviranno almeno sei settimane per i primi risultati.