[didascalia fornitore=”ansa”]Adam Kabobo[/didascalia]
Il ghanese Adam Kabobo, in carcere con una condanna a venti anni per i tre omicidi risalenti a maggio 2013 a Milano, quando uccise tre passanti a picconate nel quartiere Niguarda, studia, sta imparando la lingua italiana e lavora portando il cibo ai detenuti rinchiusi con il regime del 41 bis. Le sue vittime ‘a caso’ furono Ermanno Masini, Daniele Carella e Alessandro Carolè mentre Andrea Canfora e Francesco Niro furono ‘solo’ feriti.
La ‘nuova vita’ in carcere di Adam Kabobo
Detenuto nel penitenziario di Opera, il 36enne Kabobo, a cui è stato riconosciuto il vizio parziale di mente, è sottoposto ancora a cure psichiatriche, ma le sue condizioni generali sono migliorate e da diverso tempo ha iniziato a svolgere alcuni lavoretti in carcere come fare pulizie e portare il cibo ai detenuti al 41bis che vivono in cella isolati dagli altri detenuti. Sta quindi partecipando ai programmi di recupero organizzati all’interno della casa circondariale.
[npleggi id=” https://www.nanopress.it/cronaca/2016/03/31/kabobo-condannato-a-20-anni-uccise-3-passanti-a-picconate/7073/” testo=”La storia di Kabobo condannato a 20 anni: uccise 3 passanti a picconate”]
Oltre ai 20 anni per i tre omicidi dei passanti, Kabobo ha ricevuto una ulteriore condanna a 8 anni di carcere per il tentato omicidio di altre due persone che si sono salvate dalle sue picconate, rimanendo però ferite. Come fanno sapere i suoi legali, nei prossimi mesi Kabobo potrebbe avere uno sconto di pena.
Infatti dovrebbe tenersi a Milano un cosiddetto ‘incidente di esecuzione’ per applicare la continuazione tra i reati di omicidio e di tentato omicidio (8 anni per aver ferito le altre due persone), e ciò porterebbe ad uno ‘sconto’ sul cumulo della pena.
Al momento di uscire dal carcere Kabobo poi trascorrerà altri tre anni in una casa di cura e custodia, data la sua pericolosità sociale e il Tribunale di Sorveglianza dovrà valutare, di volta in volta, se confermare e fino a quando la misura di sicurezza.