Nuove scoperte al santuario di Paestum

Grazie ai recenti scavi ricominciati a Paestum sono state ritrovate delle decorazioni in terracotta colorata, sette teste di toro, degli ex voto, delle immagini di un Eros a cavallo di un delfino e infine una gorgona.

tempio paestum
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L’antica città della Magna Grecia chiamata Poseidonia dai Greci, costruita in onore del dio del mare, fa emergere soltanto adesso delle grandi sorprese grazie agli scavi avviati dagli archeologi più volte bloccati e posticipati negli ultimi anni.

L’obiettivo degli archeologi è riportare alla luce il santuario che venne scoperto nel 2019 alle mura della città, in provincia di Salerno.

Ecco alcuni dei ritrovamenti fatti a seguito degli scavi archeologici a Paestum

I ritrovamenti fatti in questi ultimi giorni sono tantissimi. Tra questi i gradini di accesso al tempio, la cella che ospitavano la divinità, le varie decorazioni in terracotta trovate qua e là, il gocciolatoio a forma di leone o il basamento in pietra. Arte allo stato puro che racconta dei tempi andati di cui non abbiamo altre testimonianze.

Ad avere un valore importante sono gli ex voto ovvero le offerte date in dono alla divinità, le immagini di un Eros che cavalca un delfino che rimandano al dio Poseidone, il dio del mare da cui poi è venuto fuori il nome della città stessa. Emergono anche una Gorgone, Sette Teste di toro e un Afrodite.

Ricerche iniziate nel 2020, poi sospese per il covid, ricominciano adesso e riportano alla luce elementi preziosi

Le ricerche sono iniziate nel 2020, ma poi sono state bloccate a causa della pandemia e sono riprese da qualche mese. Nonostante sia stato dato l’avvio agli scavi da poche settimane, questi hanno già dato il via a delle scoperte incredibili.

ritrovamenti
ritrovamenti -nanopress.it

Ad essere particolarmente interessanti sono i gradini di accesso ad una cella che ospitava la divinità, l’altare creato con una pietra che raccoglieva i liquidi dei sacrifici. L’ansa riporta la notizia di dichiarazioni rilasciate dalla direttrice del parco Tiziano D’Angelo che sottolinea l’importanza di questi scavi che ci consentiranno di scoprire la storia dell’antica Poseidonia e magari chissà capire anche perché il santuario è stato abbandonato tra la fine del II e l’inizio del I secolo a.C.

Finestra aperta sul 600 a.C

Questa potrebbe essere una finestra aperta su una città risalente al 600 a.c., nata sotto i Greci che poi passò sotto i Lucani diventando poi una colonia di Roma. in particolare si accende una luce interessante su quella che era la vita religiosa dell’antichità. I risultati delle ricerche potrebbero essere tanto interessanti come quelli fatti sempre a Paestum negli anni 50, però mai documentati a dovere.

La fondazione del Santuario è stata datata tra il 1° quarto del V secolo a.C. Quando erano già stati costruiti alcuni edifici monumentali. Per esempio il tempio di Era che venne costruito tra il 560 e il 520 oppure il tempio di Atena che risale al 500 e il tempio di Nettuno che risale al 460.

Il tempietto che ha dimensioni contenute, misura 15,60 m per 7,50metri. Lo stile è dorico e si distingue dagli altri grazie alle forme. Sono state ritrovate anche delle statuette di terracotta diverse dalle divinità e molte miniature.

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