L’Iran sta affrontando questioni complicate che hanno attirato attenzione mediatica, data l’importanza degli argomenti trattati ovvero il patto sul nucleare e la visita della delegazione Aiea senza però tralasciare la questione degli avvelenamenti delle studentesse all’interno delle scuole, che vede salire il numero di giovanissime coinvolte in maniera esponenziale e costante.
Dopo la visita di Grossi che ha segnato un momento importante nella ripresa dei rapporti tra autorità iraniane e statunitensi in merito allo sviluppo nucleare era emersa, anche, la notizia, data come certa e concreta, che mostrava la decisione di installare nuove telecamere all’interno degli impianti nucleari iraniani ma si è rivelata soltanto una finta notizia stando alle notizie emerse dai media locali come non veritiera. Oltre alla questione sul patto nucleare che ha destato l’attenzione internazionale anche la delicatissima faccenda che mostra oltre 1.200 studentesse avvelenate all’interno degli istituti scolastici, tramite gas velenosi e intossicanti che hanno reso necessario un intervento urgente da parte dei soccorsi che hanno riscontrato una situazione di avvelenamento acuto.
Emergono nelle ultime ore che sono stati riscontrati numerosi nuovi casi in diverse scuole femminili e il malcontento della popolazione è ai massimi livelli.
Notizie emerse in merito alla visita dell’Aiea e al nucleare
La visita effettuata dall’Agenzia Internazionale di Sicurezza per l’energia atomica ha attirato l’attenzione internazionale, in quanto attualmente Teheran aveva interrotto l’accordo sul nucleare del 2015, che è stato sospeso nel 2018 durante il mandato presidenziale dell’ex capo di Stato Donald Trump.
L’Aiea ha riscontrato una purezza vari quasi le 84% nell’uranio arricchito dopo aver analizzato campioni dai siti nucleari iraniani e questo ha scatenato e generato il caos internazionale sono pervenute critichiamo munizioni dalla comunità globale lato che al 90% di purezza è possibile fabbricare un’arma nucleare e soltanto in dodici giorni l’ira potrebbe essere pronto avere disponibili armi letali nucleari.
La visita del direttore dell’Aiea Grossi Sembrava aver sopportato beneficio, la possibile ripresa dei colloqui ma anche, quello che hai sollevato più sorpresa, le autorità di Teheran sembravano avere dato l’okay all’installazione di nuove telecamere all’interno degli impianti iraniani per poter permettere così un miglior controllo della situazione.
Dopo il primo entusiasmo un sito iraniano solitamente collegato al Consiglio di sicurezza nazionale ha riferito che le notizie emerse dall’Aiea non rispecchiano la realtà, che non prevede nel concreto nuove installazioni di apparecchiature di monitoraggio e a precisato che si tratta di una menzogna.
Il sito Nour News a precisato nella giornata di oggi, 5 Marzo 2023, che notizie emerse dalle autorità e che parlavano, anche, in merito al montaggio e all’installazione di nuovi metodi di controllo in Iran e per monitorare e controllare sempre la situazione, anche non essendo presenti fisicamente sul territorio non è vero ed è stata difatti smentita.
Dopo appena un giorno dalle notizie emerse, a seguito della visita del direttore dell’Aiea Grossi a Teheran, emerge però che si tratta se una notizia falsa e smentita con prontezza. Il sito ha scritto anche che con i colloqui di Teheran si sono riallacciati i rapporti interrotti e ha precisato precisato di voler prontamente perseguire una crescita atta a cooperare e a fornire maggior monitoraggio dei propri siti nucleari da parte del Iran verso l’Occidente.
Il sito ha riportato esattamente online : “Il risultato più importante del viaggio del direttore generale dell’AIEA a Teheran è stato il raggiungimento di un modello comune per accelerare la cooperazione nel monitoraggio… nuove fotocamere è una bugia.”
Behrouz Kamalvandi quasi immediatamente dopo il viaggio di Grossi secondo cui Teheran non aveva accettato di consentire l’accesso alle persone ha precisato inoltre che: “Durante i due giorni in cui il signor Grossi è stato in Iran, la questione dell’accesso alle persone non è mai stata sollevata”. A riferirlo è anche l’agenzia di stampa Irna che ha documentato e inserito all’interno delle proprie note ufficiali l’esito positivo dei I colloqui sottolineando come la notizia delle telecamere maggiorate non fosse però riscontrata effettivamente come concreta e veritiera.
L’Aiea ha riferito ieri che l’Iran ha dato ampie rassicurazioni alla delegazione delle Nazioni unite sono nucleare e si assisterà inoltre ad un’indagine che è stata bloccata lungo ma che mostra particelle di uranio arricchito ben oltre il consentito in siti non dichiarati.
L’agenzia e le autorità iraniane hanno deciso di rilasciare una dichiarazione congiunta dopo il viaggio del funzionario Onu che stato compiuto prima della riunione premestruale del consiglio di amministrazione di 35 paesi dell’agenzia.
Ciò che è emerso dagli ultimi giorni e che si è verificato un netto miglioramento nelle relazioni tra Iran e Stati Uniti per quanto riguarda gli accordi sul nucleare. Sembra che sia possibile trovare una soluzione che riesca a ristabilire un minimo di equilibrio che dia all’Occidente e all’Iran la possibilità di attuare una risoluzione che permetta un controllo sulla situazione che preoccupa le autorità.
Non è certamente la prima volta che lei era nato ha promesse che poi non mantiene ma anzi sì anche contrapposto più volte Ha decisioni prese soltanto a pochi giorni di distanza.
La dichiarazione congiunta è lasciata dall’Aiea e dal governo iraniano riporta: “L’Iran ha espresso la sua disponibilità a … fornire ulteriori informazioni e accesso per affrontare le questioni in sospeso sulle salvaguardie” Precisando inoltre anche che “aspetta con impazienza … la rapida e piena attuazione della Dichiarazione congiunta”.
Questa nuova apertura da parte delle autorità iraniane dovrebbe fornire il processo ah luoghi e persone, ma anche di informazioni e questo è stato confermato dallo stesso grosso in conferenza l’aeroporto di Vienna non appena è atterrato spiegando che, questa volta, l’ostruzionismo iraniano emerso negli ultimi anni non si è riproposto in occasione del confronto appena concluso
Il post condiviso sui social da news rivela una sorta di retromarcia indietro da parte dell’Iran e ha smorzato immediatamente l’entusiasmo è merito a un controllo costante continuativo degli stabilimenti nucleari iraniani.
Grossi dopo aver ultimato il suo viaggio ha precisato che inizieranno molto presto i lavori congiunti per attuare nel concreto gli accordi raggiunti conto. Ha sottolineato anche come qualsiasi pass venga concordato tra le parti non è attuabile nell’immediato ma sono state gettate in realtà le basi per un cambiamento continuativo ma non imminente.
Il capo dell’Aiea ha parlato sabato in una conferenza stampa con Eslami ovvero il capo nucleare iraniano dove entrambi hanno specificato che i colloqui se stavano svolgendo in un’atmosfera di lavoro onesto e serena.
Mentre la situazione nel sul nucleare preoccupa per un possibile coinvolgimento dell’Iran all’interno del conflitto in Ucraina a fianco, però, delle truppe russe, dato l’avvicinamento mostrato tra Putin e Raisi che vede anche un altro storico alleato al loro fianco ovvero la Cina con Jinping la preoccupazione è ai massimi livelli.
Anche per la questione dell’avvelenamento di oltre un migliaio di studentesse all’interno degli edifici scolastici sembra che tutto sia stato attuato per chiudere le scuole femminili e attuare una sorta di vendetta nei confronti delle giovani che in gran grammatica senza hanno appoggiato la rivoluzione a colpi degli slogan donna vita libertà.
I nuovi casi di avvelenamento delle studentesse in Iran
Sono tre mesi che gli attacchi con il gas avvengono all’interno delle scuole femminili e in Iran sono cominciate ma, ad oggi, il ministero dell’Istruzione iraniano non si è preoccupato di dare una risposta seria al problema ma ha anche una reazione esplicita.
Il sito web di notizie Khabar online rivela che le giovani avvelenate sono salite a 1200 rispetto agli attacchi precedenti ma è davvero esausta. .
I territori colpiti maggiormente sono stati quelli di Qom e Boroujerd. Altri attacchi chimici sono venuti anche vicino a Teheran, Karaj, Kermanshah e Ardabim Ardabil.
Le notizie ufficiali rivelano eventi non veritieri circostanze, soprattutto, non veritiere e si è scusato per e ha affermato che l’Iran è sotto una sorta di fabbricazione notizie attuata per screditare il paese.
Anche diversi estremisti hanno categoricamente negato i video che mostrano gli attacchi con il gas a discapito delle studentesse iraniane. Ciò che emerge sono accuse che vedono l’occidente dietro, secondo l’Iran, a queste calunnie che vengono riproposte anche tramite i media internazionali. Ha precisato inoltre che non esiste ancora un referto che spiega chiaramente che si tratta di avvelenamento.
Hossain ha spiegato ai giornalisti che la possibilità di ulteriori attacchi faceva parte di un complotto per destabilizzare e disintegrare l’Iran e mantenere attivo e movimento women Life Freedo..
Karimi-Esfahan ha anche spiegato che: “la diffusione di notizie false da parte dell’occidente riesce comunque ad apportare una pressione tale da attrarre critiche e la classificazione del progetto definito come complotto ordito dai nemici beneficio e precisato che il diffondersi le notizie false aumenta l’ostilità tra nazioni e la pressione non può che far compiere atti impulsivi che non apporterebbero un beneficio ne alle nazioni europee” ma ha anche precisato che: “diffondere la notizia degli avvelenamenti faceva parte di “un complotto ordito dai nemici”. il viceministro ha invece dichiarato che gli “attacchi lanciati da un gruppo che si oppone all’idea che le ragazze vadano a scuola è stata successivamente smentita”.
Anche l’ex ministro della cultura iraniana sostiene, così come numerose persone sui social media, che siano stati gli stessi sostenitore del movimento umani Life Freedom che avrebbero deliberatamente avvelenato gli studenti. Gli attacchi sono stati definiti come criminalità organizzata e i riformisti hanno esortato i funzionari e offrire spiegazioni convincenti piuttosto che decidere nel soffermarsi nel dare notizie e accuse fittizi.