Ecco quali sono tutti i bonus per le donne, che verranno erogate alle cittadine italiane in possesso di determinati requisiti.
Facciamo il punto della situazione sulle agevolazioni erogate dal governo in favore delle donne del nostro Paese.
Bonus per le donne italiane
Nel mese di maggio del 2023 arriveranno finalmente nuovi bonus per le donne italiane, residenti nel nostro Paese. Uno dei bonus che tante donne aspettano di ricevere è sicuramente quello destinato alle donne single con figli disabili.
Per riceverlo, bisogna inoltrare la domanda all’INPS, soltanto nel caso in cui si sia in possesso dei seguenti requisiti:
- bisogna essere delle mamme;
- essere in stato di disoccupazione o di percezione di un unico reddito;
- essere madri di un figlio con una disabilità maggiore del 60%.
Un secondo bonus molto atteso è invece quello erogato dai Comuni e destinato alle donne lavoratrici con figli a carico. In questo caso, la domanda non dovrà essere destinata all’INPS, bensì al proprio Comune di residenza.
L’agevolazione in questione è destinata a tutte quelle mamme che non sono possesso di criteri che le permettono di ottenere una copertura previdenziale. Questo è il caso, ad esempio, di quelle donne che non hanno ancora maturato anni di contributi versati a sufficienza.
Tra i criteri che bisogna rispettare per ricevere il bonus compaiono la convivenza con il proprio figlio e il possesso di un ISEE ridotto. Ma non sono soltanto questi i bonus previsti per le donne italiane, scopriamo di più di seguito.
Nuove agevolazioni per loro
Un altro beneficio per alcune donne è quello relativo alla maternità. Chi ha appena messo al mondo un figlio, infatti, può usufruire proprio di questo diritto.
La maternità in questione è della durata di 5 mesi, durante cui la donna può arrivare a percepire anche l’80% dell’indennità. Non tutti lo sanno, ma questi 5 mesi possono iniziare dopo o prima della nascita del figlio: la scelta viene data alla donna, in modo che possa adattarsi alle sue esigenze.
E non è tutto, perché tutte quelle donne che partoriscono possono anche decidere di lavorare part time nel periodo successivo. Nel caso in cui la donna in questione decidesse di prolungare il periodo di maternità, percepirebbe il 30% dell’indennità invece che l’80%.
Se si tratta di una famiglia con un unico genitore, si può decidere di prolungare la maternità fino a 10 mesi. Inoltre, il nostro Stato italiano non permette alle donne di essere licenziate nel corso della fase di maternità e fino a quanto il nascituro non compirà un anno. Potete inoltrare la richiesta apposita all’INPS, che non ha scadenza.
Le ultime agevolazioni previste per le donne italiane sono quelle relative alla pensione. Non tutti ne sono a conoscenza, ma le madri possono vedersi scontare di ben 4 mesi il versamento del contributo figurativo. E possono richiedere questo beneficio per ogni figlio che mettono al mondo, fino a un totale di 12 mesi.
Un altro beneficio è quello destinato a chi desidera andare in pensione in anticipo. In questo caso, potranno usufruire di Opzione Donna, per poter smettere di lavorare in anticipo. In particolare, lo Stato italiano permette di beneficiarne a coloro che hanno 60 anni e hanno versato almeno 35 anni di contributi.
Un’altra possibilità è quella di avere 59 anni e un figlio o 58 anni e due o più figli. Anche in questo caso, bisognerà mettersi in contatto con l’INPS o con il proprio CAF di appartenenza per maggiori informazioni.