Emergono nuovi dettagli sul caso del corpo senza mani né testa, ritrovato a Genova nella notte fra il 24 e il 25 luglio.
Si chiamava Mahmoud Sayed Mohamed Abdalla e aveva solo 19 anni. Il tragico ritrovamento è stato fatto nei pressi di Santa Margherita Ligure e secondo i primi dettagli emersi dall’autopsia, sarebbe stato colpito con un punteruolo al cuore.
Non è facile parlare di ciò che è successo al giovane 19enne trovato morto due giorni fa a Santa Margherita ligure, vicino Genova. Il suo omicidio unisce tratti macabri di quelli che venivano effettuati nel Medioevo, con armi rudimentali come punteruoli ed elementi delle esecuzioni in stile mafioso, come testa e mani mozzate per non far risalire all’identità della vittima.
La Procura di Genova ha subito aperto un fascicolo d’indagine e le forze dell’ordine hanno lavorato molto per capire chi era la vittima, ma poi questa ha avuto un nome, quello di Mahmoud Sayed Mohamed Abdalla, giovane straniero di 19 anni che però oltre l’identità non ha più altro. La sua dignità è stata spezzata nel momento in cui è stato ucciso in questo modo brutale, ritrovato galleggiante in acqua a largo fra Santa Margherita e Portofino da un diportista che ha lanciato l’sos.
Dopo ore di lavoro da parte dei carabinieri di Chiavari, oggi le indagini e gli esami sulla salma hanno portato a capire che il giovane è stato ucciso con un punteruolo, colpito al cuore. L’autopsia del medico legale Davide Bedocchi parla di una morte orribile avvenuta circa due giorni prima del ritrovamento, periodo in cui è rimasto in acqua e in cui le parti mancanti, o almeno alcune, sono state ritrovate in posti diversi perché hanno avuto il tempo di muoversi fra le acque.
Sembra la trama molto macabra di un sadico film dell’orrore ma è tutto vero e ciò che è peggio è che l’assassino è ancora a piede libero. Inizialmente il sostituto procuratore Daniela Pischetola aveva aperto un fascicolo per omicidio ma si pensava che il 19enne potesse essere stato investito accidentalmente da un’imbarcazione in movimento, però è emersa una verità ben diversa e ora si lavora per ricostruire la morte, i momenti precedenti e chi sia il killer.
Sul corpo infatti non sono stati rinvenuti segni di ferite da elica o altro che potesse far pensare a un incidente durante un bagno in mare, mentre è emerso chiaramente che le parti del corpo mancanti sono state amputate di netto, con tagli precisi.
Era la notte fra lunedì e martedì scorso quando l’equipaggio di un tender che stava portando il personale di servizio su uno yacht, ha notato il corpo galleggiare in mare e subito è partita la chiamata alle forze dell’ordine. Sul posto sono arrivate la Guardia Costiera e la Capitaneria di porto per il recupero della salma, priva di testa e mani. Queste ultime verranno ritrovate più tardi in luoghi diversi, una in spiaggia a Santa Margherita dove un bagnino l’ha notata vicino a un lettino, l’altra a Chiavari nel fiume Entella.
Della testa invece ancora nessuna traccia. I primi accertamenti sul cadavere hanno portato tramite comparazione genetica a scoprire il nome della vittima e a confermare che le mani ritrovate sono le sue. Secondo le prime ricostruzioni, la vittima era stata ospite di una comunità per giovani stranieri a Genova.
Al compimento dei 18 anni aveva lasciato la struttura per intraprendere qualche lavoretto e gli investigatori stanno interrogando chiunque abbia avuto a che fare con lui negli ultimi anni ma a parte queste poche informazioni non se ne hanno di più utili ai fini d’indagine, non si conosce nemmeno l’ultima residenza.
Le autorità non hanno nemmeno ricevuto denunce di scomparsa in questi giorni quindi è difficile al momento delineare quale fosse la situazione attuale di Mahmoud Sayed Mohamed Abdalla.
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