Continuano ad arrivare migranti a Lampedusa e ancora una volta l’hotspot, che si era alleggerito, è al collasso.
Poco fa è arrivata la notizia di un nuovo naufragio nel Mediterraneo Centrale, dove la nave umanitaria Nadir della Ong tedesca Resqship, ha salvato 22 migranti ma purtroppo altri 18 sono morti annegati. È solo un aspetto del rapporto che parla di circa 1.000 arrivi fra ieri e oggi alla struttura di prima accoglienza dell’isola.
Nuovi sbarchi a Lampedusa
Continua l’emergenza migranti che si traduce in strutture di prima accoglienza sovraffollate, in particolare quella di Lampedusa, isola divenuta simbolo di tutto questo. Fra naufragi in mare dove molte persone perdono la vita, ci sono gli sbarchi di coloro che che invece riescono a raggiungere la terraferma e sono tantissimi, solo ieri in effetti ce ne sono stati 26 con quasi 1.000 persone in totale.
L’hotspot di contrada Imbriacola intanto, primo luogo dove vengono portate queste persone, è di nuovo stracolmo ma si procede con i trasferimenti per svuotarlo in modo da consentire a chi ci lavora, di assicurare condizioni dignitose di permanenza e la giusta assistenza.
Ancora, altri 233 migranti con diverse imbarcazioni sono arrivati nell’isola a partire dalla mezzanotte e adesso gli occupanti del centro sono veramente troppi. I barchini sono stati soccorsi dagli uomini della Guardia Costiera, che a bordo hanno trovato anche donne e minorenni non accompagnati. Tutti sono stati portati inizialmente all’hotspot dell’isola ma visto che il numero degli occupanti è salito in poco tempo oltre i 1.800, si sta procedendo con i trasferimenti dei primi gruppi verso altre strutture, anche perché la capienza in quella di Lampedusa è di 400. In mattinata sono state spostate 156 persone e la Prefettura di Agrigento ha già deciso per lo spostamento di altri 244 migranti verso Porto Empedocle.
L’ultimo sbarco di oggi è stato registrato intorno alle 9, quando 36 migranti sono giunti sull’isola dopo essere stati soccorsi durante la notte in area Sal, dalla Guardia Costiera. La motovedetta Cp319 li ha prelevati dal barchino che poi è stato lasciato alla deriva e poi accompagnati in sicurezza anche loro nell’hotspot.
Il naufragio
Come abbiamo detto non tutti ce la fanno, è notizia di poche ore fa infatti che un nuovo naufragio nelle acque del Mediterraneo Centrale è costato la vita a 18 persone, mentre altre 22 sono state tratte in salvo dalla nave tedesca Nadir, della Ong Resqship. La polizia ha seguito le operazioni e parlato con i superstiti nonostante gli iniziali problemi di comunicazione. Il numero delle vittime è stato confermato dai volontari tedeschi, i quali sono riusciti a recuperare solo due cadaveri.
Fra quelli che sono sopravvissuti ci sono 9 donne. I superstiti provengono da Paesi diversi come Costa d’Avorio, Senegal, Camerun e Guinea. Ascoltati dalle autorità, hanno riferito di essere salpati da Sfax ieri pagando 3.000 dinari tunisini e viaggiando su un’imbarcazione di ferro di 7 metri.
L’Ong tedesca ha parlato a lungo con le autorità italiane per riferire i dettagli dell’operazione e li ha riportati anche su Twitter. Sappiamo che l’equipaggio ha trovato 25 persone in mare, le quali erano lì già da due ore. I volontari sono riusciti a recuperarle ma due di loro erano già morte e ora sono in fase di trasferimento alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana, dove è arrivata stanotte anche la salma del nigeriano che ha perso la vita per un malore, dopo aver spinto una barca con 38 persone a bordo, al largo di Sfax.
Nel piccolo stanzino del cimitero di Lampedusa ci sono al momento 13 bare, un quadro terrificante quello dell’emergenza relativa ai migranti, un dramma che non si ferma e che non conosce festività e tiene impegnati costantemente uomini della Guardia Costiera, volontari e autorità.
Per quanto riguarda il naufragio di ieri sono ancora in corso le ricostruzioni per capire i passaggi del soccorso avvenuto nel Sar maltese, dove il barchino dove viaggiava il gruppo è affondato.