Non si fermano gli sbarchi a Lampedusa, altri migranti sono approdati nella notte sull’isola. A soccorrere i barchini sui quali viaggiavano i migranti è stata la Guardia costiera, intervenuta con le motovedette.
Continuano gli sbarchi di migranti nella notte sull’isola di Lampedusa. I migranti sbarcati solo l’ultima notte sono 230, ma con quelli sbarcati nelle 24 ore il numero raggiunto è 750. Al momento sono 1.557 gli ospiti presenti nel centro di accoglienza che si trova a contrada Imbriacola.
Nella notte scorsa sono arrivati a Lampedusa 230 migranti che viaggiavano a bordo di sei barchini. A soccorrerli è stata la Guardia costiera che con le motovedette è intervenuta nella zona Sar. Nella giornata di venerdì 7 luglio gli approdi dei migranti sull’isola sono stati 17, portando il numero di persone sbarcate a 750.
Sui barchini soccorsi viaggiavano da un minimo di sedici a circa 50 persone, provenienti dai luoghi più disparati, come Sudan, Siria, Burkina Faso, Ghana, Senegal, Yemen. Come hanno confermato tutti, sono partiti dalla Tunisia, da El Amara, Gabes e Sfax.
In tutto, compresi i 230 migranti sbarcati nella notte, nella giornata di sabato erano 1.557 gli ospiti presenti nel centro di accoglienza di Lampedusa sito in contrada Imbriacola.
Come disposto dalla Prefettura di Agrigento, nella mattinata 800 migranti sono stati scortati fino al porto dalla polizia e fatti imbarcare per andare a Porto Empedocle. I migranti sono saliti a bordo del traghetto di linea Galaxy, che raggiungerà la destinazione in serata.
Alcuni migranti hanno raccontato di aver vissuto attimi di terrore perché si erano persi mentre erano a bordo di uno dei barchini che doveva approdare sull’isola. Erano sedici tunisini e hanno raccontato che è successo mentre erano su un barchino lungo sei metri, realizzato in vetroresina.
I 16 tunisini erano partiti da Gabes lo scorso mercoledì, ma hanno affrontato la traversata senza sapere dove andavano. Non avevano alcuna idea sulle coordinate da seguire e hanno viaggiato senza una meta.
Per fortuna ad avvistarli è stata la Guardia di finanza mentre era a bordo della motovedetta G129 Sottile. Sono stati loro ad agganciare il barchino e a portarlo a riva, scongiurando loro la morte. A distanza di tre ore dalle operazioni di soccorso i tunisini sono sbarcati presso il molo Favarolo.
La situazione all’hotspot di Lampedusa è tragica, il centro è al collasso e in questo momento ospita molti più migranti di quelli che potrebbe accogliere. Nonostante gli ottocento migranti che sono stati imbarcati sul traghetto di linea Galaxy per Porto Empedocle, la situazione rimane ancora pesante.
I migranti sono stati scortati fino al traghetto in gruppi per evitare confusione, e diciamo che un po’ il centro di accoglienza si è liberato, ma rimangono ancora 757 persone. Dei presenti nel centro la maggior parte sono minorenni senza nessuno che li accompagni.
La capienza dell’hotspot di Lampedusa è di 400 posti al massimo, ma se continua così si riempirà a breve ancora una volta. Risale ad appena due giorni ha la visita del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a Lampedusa.Il ministro ha ribadito ai residenti che lo stato è con loro, ma intanto adesso il centro accoglienza è di nuovo pieno e chissà cosa accadrà nei prossimi giorni.
Gli abitanti dell’isola sperano fortemente che il Viminale mantenga la promessa e che non faccia diventare l’hotspot di Lampedusa un punto per raccogliere i migranti per poi rimpatriarli.
Piantedosi ha assicurato che l’hotspot sarà solamente un punto di transito e che i migranti verranno spostati con i traghetti in centri piccoli che verranno allestiti in Calabria e in Sicilia. Tuttavia, a distanza di 48 ore dalla visita del ministro, la situazione nel centro di accoglienza di Lampedusa è di nuovo in allerta e i residenti hanno iniziato di nuovo a protestare.
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