L’allarme è stato lanciato questa mattina da Alarm Phone per 500 persone, adesso si parla di tre barconi con 1.300 persone a bordo.
Sarebbero 1.300 i migranti in pericolo in queste ore su tre barconi, almeno uno dei quali imbarca acqua in prossimità di Ragusa, in zona Sar Italiana. L’allarme è stato lanciato via Twitter dal centralino Alarm Phone, che è stato contattato da alcune delle persone a bordo. Nel frattempo arrivano i primi soccorsi, con la Guardia Costiera che ha inviato una motovedetta in arrivo da Pozzallo.
Grave pericolo per 500 persone su un barcone
Il centralino Alarm Phone, che si occupa di monitorare e assistere le imbarcazioni di migranti che attraversano il Mediterraneo, ha lanciato l’allarme questa mattina attraverso un tweet. Sono stati richiesti soccorsi tempestivi per le 500 persone a bordo del peschereccio, che si trova a sud della Sicilia, diretto verso Siracusa.
La notizia è stata confermata da almeno due avvistamenti aerei avvenuti tra le 9 e le 10 di stamattina. L’aereo Eagle 1 di Frontex, lo stesso che aveva avvistato l’imbarcazione naufragata a Cutro, avrebbe avvistato anche questo barcone. In più, un elicottero targato US Navy avrebbe visto il peschereccio partire dalla Libia.
Come sottolineato da Luca Casarini, capomissione della piattaforma Mediterranea Saving Humans, che si occupa di monitoraggio e soccorso nel Mediterraneo, la situazione è molto grave. In base a quanto segnalato, il peschereccio è sovraccarico di profughi, tra cui decine di donne e bambini, e sta già imbarcando acqua.
Casarini ha quindi chiesto l’apertura di un evento Sar, con l’invio di mezzi aerei e motovedette della Guardia Costiera per soccorrere i migranti.
Ci si prepara a soccorrere 500 persone
Per prepararsi all’accoglienza, sono state pre-allertate le prefetture di Ragusa, Catania, Siracusa e Messina. La Guardia Costiera si è attivata inviando una motovedetta in direzione del peschereccio, che si troverebbe secondo le segnalazioni a 130 miglia dal porto di Ragusa, in zona Sar Italiana.
Ci si prepara quindi a soccorrere 500 persone, tra cui diverse donne e bambini, di cui 150 sono attesi in serata a Pozzallo.
In corso il salvataggio: 3 barconi con 1.300 persone in tutto
La motovedetta della Guardia Costiera inviata da Pozzallo è stata poi raggiunta da altre due imbarcazioni che si stanno adoperando per i soccorsi ai 500 migranti che si trovano sul barcone avvistato questa mattina. Altre 3 motovedette si sono unite alla Nave Dattilo per prestare soccorso a due ulteriori imbarcazioni che trasportano in totale 800 profughi e si trovano a un centinaio di miglia da Roccella Ionica. La Guardia Costiera di Roma sta coordinando i soccorsi, che risultano davvero complicati a motivo dell’elevato numero di persone in pericolo, circa 1.300. Sempre a motivo della complessità della situazione, la Guardia Costiera ha chiesto il supporto della Marina Militare, che fornirà Nave Sirio in aggiunta ai mezzi già impiegati per i soccorsi, le Navi Corsi e Visalli e un aereo Atr 42.
Barcone in zona SAR: cos’è
La Zona Sar, acronimo di “Search and Rescue”, è un’area marittima o aerea designata da un Paese per le operazioni di ricerca e salvataggio in caso di emergenze. Quest’area viene identificata e delimitata dalle autorità competenti per garantire che eventuali attività di ricerca e salvataggio siano effettuate in modo coordinato e tempestivo.
La Zona Sar di un Paese può estendersi oltre i propri confini nazionali e può essere oggetto di accordi internazionali tra Paesi confinanti. L’obiettivo della Zona Sar è di garantire la sicurezza dei cittadini in caso di emergenze in mare o aria.
Nuovo allarme a 13 giorni dal naufragio di Cutro
La nuova emergenza migranti arriva a neanche due settimane dal naufragio di Cutro, avvenuto domenica 26 febbraio. L’imbarcazione naufragata si è letteralmente spezzata in due a seguito dell’urto con uno scoglio, con le tragiche conseguenze ormai note a tutti.
Le vittime della tragedia sono recentemente salite a 73, con l’ultimo ritrovamento del corpo di una bambina di 6 anni. In tutto sono 29 i bambini morti nella terribile tragedia. 20 di loro avevano un’età compresa tra 0 e 12 anni.