La Capitale dell’Ucraina è stata nuovamente colpita dall’esercito russo poco dopo la mezzanotte. Gli attacchi si fanno sempre più intensi e aggressivi. In tutta la nazione sono diversi gli allarmi antiaereo che sono stati scattati, al momento non sono state registrate vittime ma solo danni.
Gli Stati Uniti hanno preparato un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia e intanto si preparano all’invio di jet da combattimento all’esercito ucraino. La Russia vieta a 500 americani appartenenti alle amministrazioni di poter entrare sul suo territorio, tra loro anche Obama.
Nuovo attacco nella notte sulla città di Kiev
Dopo poco la mezzanotte è stato annunciato un nuovo attacco areo sulla regione di Kiev e in particolare sulla Capitale e sulla città di Chernihiv.
A riportare l’allarme è stato Andriy Yermak, Capo dell’Ufficio del presidente, che ha invitato la popolazione ad ascoltare gli allarmi e a non interrompere il lavoro di difesa dell’esercito ucraino. La popolazione è stata invitata a rimanere nei rifugi.
Serhii Popko, capo dell’amministrazione civile e militare di Kiev, sul suo canale Telegram ha diffuso la notizia che l’intero attacco eseguito dai droni russi sulla Capitale è stato respinto.
I detriti sono caduti nella città al momento non si sono registrate vittime. Quello di sta notte è stato un altro attacco molto intenso e massiccio. Questa volta i russi hanno utilizzato i droni Shahed.
Alcuni detriti sono caduti su un tetto residenziale causando un incendio nel distretto di Dniprovskyi. Danni anche ad una stazione di servizio e ad alcune auto parcheggiate.
Nel quartiere di Pechersky le finestre di un edificio residenziale sono state danneggiate. A Solomensky ci sono stati alcuni danni in strada e sono stati danneggiati alcuni veicoli.
La regione di Kherson è stata bombardata 53 volte solo nelle ultime 24 ore, ha riportare la notizia è stata Ukrinform, diffondendo quanto riportato dal capo dell’amministrazione militare della regione Oleksandr Prokudin.
Altre esplosioni sono state avvertite anche nelle regioni di Mariupol che si trova a sud-est e nella regione di Cherniguiv che invece si trova nel centro-nord.
I sistemi di difesa ucraini resteranno attivi sia a Cherniguiv che a Kiev nell’eventualità di un nuovo attacco inaspettato.
L’esercito ucraino ha attaccato una base presente nella città di Mariupol con dentro 150 russi.
La Cnn ha riportato la notizia che proprio nella città di Mariupol, che si trova attualmente occupata dai russi, sono state avvertite due esplosioni.
Nessuno al momento ha rilasciato alcuna comunicazione, né i russi né gli ucraini, quindi non si hanno ancora notizie da cosa siano state provocate.
Ciò che è certo è invece che ci sono state e a dimostrazione ci sono i vari video sui social che stanno girando in questi minuti, e i vari racconti dei residenti.
Nella giornata di ieri in totale ci sono stati 80 scontri tra Russia e Ucraina. I combattimenti si sono concentrati nelle città di Bakhmut, Lyman, Avdiiv, Shaktar e Marin. A riportarlo è stato lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell’Ucraina.
Hanna Maliar, vice ministro della difesa in Ucraina, ha reso noto che le forze russe continuano a guadagnare terreno nella città di Bakhmut ma ancora non ne hanno il controllo.
Il Capo della Wagner, Evgeni Prigozhin, ha affermato che è improbabile che la città cada nei prossimi giorni. Per Mosca prendere questa città è fondamentale per poter prendere la parte industriale presente nella regione del Donbass in Ucraina Orientale.
Stati Uniti, sanzioni per i russi e jet da combattimento per gli ucraini
Gli Stati Uniti hanno deciso di fornire all’Ucraina i jet da combattimento, per Zelensky è una decisione storica che permetterà di migliorare l’esercito ucraino. Lo rende noto attraverso il suo profilo Twitter.
Dagli Stati Uniti arriva anche la notizia di nuove importanti sanzioni contro la Russia, a renderlo noto è proprio il presidente Joe Biden sui suoi social network.
Lo scopo è quello di isolare sempre di più i russi per impedirgli di trovare nuovi input per la guerra e per litare l’accesso al sistema finanziario internazionale.
La Russia ha deciso di vietare l’ingresso nella sua nazione a 500 americani tra loro rientra anche l’ex presidente degli Stati Uniti d’America Obama. La notizia è stata diffusa con una nota dal ministero degli Esteri russo.
Diverse sono le personalità di spicco che non potranno più entrare in Russia e che appartengono all’amministrazione americana, questa scelta, da come si legge sulla nota, è stata presa per contrastare la disinformazione sulla Russia.