Questa notte c’è stato un nuovo attacco a Zaporizhzhia, in Ucraina. Il bombardamento russo ha provocato almeno 17 morti e 44 feriti.
Un altro attacco missilistico, dopo quello avvenuto ieri che ha provocato lo stesso numero di morti, quasi tutti civili. Tutto questo accade dopo che il ponte della Crimea ha subito danni causati da un camion bomba, punto strategico per eccellenza dell’esercito russo.
La città di Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina, è stata colpita da numerosi missili questa notte. L’attacco russo è il secondo nel giro di 24 ore e ha provocato 17 morti accertati per ora e 44 persone ferite.
Si tratta di un bombardamento che ha avuto come obbiettivo quelli di colpire edifici civili e infrastrutture. Il segretario del consiglio comunale Anatoly Kurtev ha affermato, tramite Telegram, che cinque case sono completamente demolite e altri 40 alloggi sono gravemente danneggiati.
Kurtev spiega, inoltre, che il bombardamento si somma a quello di ieri che ha provocato lo stesso numero di morti e danni che cominciano ad essere ancora più difficili da gestire.
Purtroppo, colpendo la città, sono state danneggiate delle linee elettriche che hanno interrotto l’alimentazione energetica alla centrale nucleare. La situazione attuale è critica e necessità di particolare attenzione e questo lo riferisce l’Aiea che si occupa di accertare e supervisionare le condizioni della struttura.
Gli attacchi missilistici ripetuti avevano come obbiettivo edifici civili ma hanno danneggiato più volte la linea elettrica e ieri è stata compressa l’alimentazione al reattore sei che è rimasto senza corrente.
Nonostante ciò, i tecnici interni alla centrale hanno riferito che in queste condizioni, e cioè utilizzando i generatori alimentati a diesel, la funzione potrà essere preservata per 10 giorni.
L’Aiea chiede nuovamente a gran voce che venga istituita una zona di sicurezza e che vengano rispettati i tecnici che si metteranno al lavoro per ripristinare l’alimentazione e il corretto funzionamento dell’impianto nucleare.
La centrale di Zaporizhzhia è oggetto di discussione internazionale dopo i referendum che hanno annesso illegalmente quattro regioni ucraine alla Russia. Questo perché Putin mercoledì ha firmato un documento ufficiale che attesta la l’annessione alla Russia del complesso nucleare. Azione ritenuta illegittima dall‘Aiea e dall’Onu che non riconosce le pretese dell’oligarca russo.
Dal ministero dell’Energia dell’Ucraina hanno riferito che dall’inizio del conflitto i danni causati alla rete elettrica sono inestimabili. Sono ben 700.000 le famiglie ucraine senza energia elettrica e invece quelle senza gas sono 621.500. Numeri importanti e impressionanti che mettono in risalto le condizioni nelle quali vivono i cittadini ucraini. Condizioni che troppo spesso passano in secondo piano data la mole di notizie che ruotano attorno a Mosca e all’operazione militare in Ucraina.
Mentre tutto questo attrae l’attenzione mondiale questa mattina sono iniziati i sopralluoghi dei sommozzatori per accertare le condizioni attuali del ponte di Kerch. Alle 6.00 ora locale i tecnici russi hanno avviato le indagini subacque e si apprende che entro la fine della giornata dovrebbe essere fornita dalla Russia una relazione ufficiale che dovrebbe fare luce, almeno in parte, sulle condizioni e sulla sicurezza attuale del ponte della Crimea.
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