Il bonus 200 euro è stato esteso a una nuova serie di categorie di lavoratori. Ecco di chi si tratta e come fare domanda per riceverlo.
Il bonus da 150-200 euro, introdotto lo scorso anno, è stato esteso anche ad alcune categorie che inizialmente non erano previste dall’agevolazione. La novità è stata comunicata dall’INPS attraverso una circolare che ha chiarito le nuove disposizioni riguardanti la richiesta del bonus. Vediamo.
In particolare, il bonus è stato esteso anche a professionisti senza partita IVA, lavoratori autonomi e collaboratori. Ma non solo, sono inclusi anche assegnisti non iscritti alla gestione separata e dottorandi. Tuttavia, anche per queste categorie sono previsti dei requisiti da soddisfare per poter accedere all’agevolazione.
L’estensione del bonus 150-200 euro a professionisti senza partita IVA, lavoratori autonomi e alle altre categorie incluse è un passo importante per fornire supporto finanziario a questi lavoratori.
A seguito della pandemia, infatti, queste categorie hanno subito, come tutti, una riduzione del reddito. Questi gruppi di lavoratori, però, sono spesso privi di una rete di protezione sociale adeguata, per cui hanno sofferto particolarmente la crisi.
Il bonus può contribuire a coprire le spese quotidiane e garantire una certa stabilità finanziaria per i lavoratori, migliorando così la loro qualità di vita e supportando la ripresa economica.
Innanzitutto, per ricevere il bonus da 200 euro è necessario avere un reddito non superiore a 35.000 euro nel 2021, mentre per il bonus da 150 euro il reddito deve rientrare nella soglia di 20.000 euro.
Inoltre, è necessario essere iscritti alla gestione autonoma dal 18 maggio 2022. Poi, si deve avere un’attività lavorativa già in essere già dallo stesso giorno e aver versato almeno una quota di contributi entro il 18 maggio 2022 per il periodo di competenza da gennaio 2020.
Infine, è necessario non ricevere trattamenti pensionistici diretti a partire dal 18 maggio 2022. In pratica, si tratta di un’agevolazione che mira a sostenere le categorie di lavoratori autonomi che subiscono particolarmente la crisi economica causata prima dalla pandemia di Covid-19 e poi dalla guerra.
La circolare diffusa dall’INPS chiarisce anche come richiedere il bonus. La richiesta può essere inoltrata fino al 30 aprile 2023 attraverso l’apposita domanda da inviare online. La domanda può essere inviata accedendo con le proprie credenziali SPID al sito web dell’INPS.
Si dovrà accedere alla sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” e poi proseguire nella navigazione. Dopodiché, si dovrà selezionare la voce “Indennità una tantum Autonomi Senza Partita IVA”. In alternativa alla domanda online, si può fare richiesta per ricevere il bonus chiamando il numero verde dell’INPS o attraverso l’ufficio del patronato.
In ogni caso, è necessario fornire tutti i documenti richiesti, tra cui il documento di identità, il codice fiscale, il numero di partita IVA e l’attestazione dell’avvenuto pagamento delle contribuzioni.
Solo dopo aver verificato la correttezza delle informazioni fornite e la regolarità della posizione contributiva, l’INPS provvederà a erogare il bonus richiesto.
In conclusione, l’estensione del bonus da 150-200 euro ad alcune categorie di lavoratori autonomi rappresenta un ulteriore misura di sostegno per coloro che vivono in modo particolare gli effetti della pandemia di Covid-19.
Tuttavia, per poter accedere all’agevolazione è necessario soddisfare una serie di requisiti e fornire la documentazione richiesta, come indicato dalla circolare dell’INPS.
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