Nuovo catasto edilizio urbano 2015: i nuovi parametri

Catasto immobiliare

Novità per il catasto edilizio urbano. Dal mese di novembre 2015 le visure catastali conterranno anche i metri quadri: questo significa che chiunque potrà chiedere la misura della superficie del proprio immobile e avere così il valore reale. Il nuovo parametro, richiesto da tempo, è così alla portata di chiunque e sarà fondamentale per le compravendite come per il calcolo della Tari, visto che l’imposta sui rifiuti si basa sulla metratura. La novità riguarda 57 milioni di immobili di categoria A, B e C, quindi comprende sia gli usi abitativi che i commerciali.

Da ora dunque, la visura catastale conterrà tutti i dati relativi all’immobile: sezione urbana, foglio, particella, subalterno e Comune, i dati di classamento (zona censuaria ed eventuale microzona, categoria catastale, classe, consistenza, rendita) e i metri quadri che prima erano visibili solo agli uffici interni del Catasto.

Il vantaggio è doppio. Da una parte si potrà controllare la Tari usando la metratura del catasto. Per il calcolo dell’imposta infatti non vengono considerati balconi, terrazzi e altre aree scoperte di pertinenza. Una volta avuto il dato dei mq, si deve moltiplicare per il coefficiente stabilito dal Comune: così sarà più semplice anche controllare e segnalare eventuali errori direttamente all’Agenzia delle Entrate, dando il proprio contributo al miglioramento delle banche dati condivise.

Dall’altra, il dato catastale dei metri quadri diventa molto utile in caso di compravendita. Si potrà dunque sapere già sulla carta la reale metratura dell’immobile che si sta acquistando e valutare il valore in base al valore del mercato immobiliare. Per chi ha intenzione di vendere o per chi vuole conoscere il valore attuale del proprio immobile, sarà ora più semplice procedere ai controlli del caso.

La novità non riguarda gli immobili senza planimetria il cui accatastamento risale alla prima fase del censimento: per chi si trovasse in questa situazione, è sufficiente rivolgersi a un tecnico abilitato e procedere all’inserimento della piantina catastale negli atti.

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