Al Viminale è in corso una riunione per mettere a punto e dare attuazione al nuovo decreto Sicurezza che dovrà, poi, passare al Consiglio dei ministri, forse anche prima della fine dell’anno.
Un decreto che vede, sul tavolo, temi caldi come la violenza sulle donne, le baby gang e il codice per regolamentare le attività delle ONG nel nostro Paese.
Tanti i temi che dovranno esser presenti e contenuti all’interno del nuovo Decreto Sicurezza che verrà varato in una riunione, in corso in queste ore, al Viminale. Tecnici dei vari ministeri e anche di Palazzo Chigi sono riuniti per fare il punto della situazione e creare il nuovo decreto che, nel giro dei prossimi giorni, arriverà anche al Consiglio dei Ministri.
Violenza sulle donne, baby gang e le Ong: sono questi ad essere al centro del decreto stesso, il primo dell’era del Governo di Giorgia meloni e scritto dal Ministro dell’Interno, Piantedosi. Non solo rave party, come è stato finora, ma anche altre problematiche che cercano una soluzione quanto prima.
Oltra ai temi canonici, spunta per la prima volta anche il codice di comportamento per le Ong e per i loro salvataggi di migranti in mare, ma anche l’uso del taser. Si prospettano, anche, pene più aspre per usa violenza sulle donne.
La bozza del nuovo decreto è già pronta, anche se per vedere al sua ufficialità dovrà passare per l’approvazione del Consiglio dei Ministri, appuntamento in programma già nei prossimi giorni.
Il tema delle ONG è quello più complesso e discusso. Le navi potranno effettuare, sì, salvataggi, ma solo uno alla volta, chiedendo un porto sicuro e seguendo attentamente le istruzioni della Guardia Costiera Italiana.
Quando saranno soccorsi, i migranti salvati dovranno esser informati, ancora a bordo della nave che li ha tratti in salvo, della possibilità di richiedere o meno asilo nel nostro Paese e, da lì, far scattare la procedura di ricollocazione. Le navi e tutti coloro che non seguiranno queste istruzioni, andranno incontro a dure sanzioni, sino al sequestro della nave stessa.
Le baby gang è l’altro tema al centro del Decreto. Le aree daspo saranno estese anche ai minori con più di 14 anni d’età. Il bullismo: sarà, infatti, esteso, il divieto di uso dei cellulari, per cercare di porre fine, o quanto meno arginare, i principali casi di questo triste fenomeno, che si perpetra, in particolar modo, online.
La violenza sulle donne: sono ampliati i casi ed i poteri del Questore che potrà emettere un provvedimento di ammonimento verso chi compie violenza. Potrà essere, in certi casi, interdetta a chi perseguita anche la zona che è frequentata dalla vittima, specie per quel che riguarda i casi di stalking. In ultimo, ma non meno importante, l’inasprimento delle pene per ogni reato relativo alla violenza sulle donne.
Ultimo tema, quello dell’uso del Taser, ovvero della pistola elettrica che alcune Forze dell’Ordine hanno. Sarà esteso l’uso di tale arma in molti più casi rispetto a quelli attualmente previsti.
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