Da oggi, 26 ottobre, bar, ristoranti e pasticcerie chiuderanno alle ore 18. Chiusi anche cinema e teatri, fino al 24 novembre. E’ quanto previsto dal nuovo dpcm, firmato ieri dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Ma in Alto Adige non sarà esattamente così. Infatti, i ristoranti potranno rimanere aperti fino alle ore 22, mentre cinema e teatri non saranno sottoposti ad alcuna chiusura generalizzata.
A deciderlo è Arno Kompatscher, presidente della provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige, che ieri ha firmato un’ordinanza che stabilisce regole diverse per la regione dell’Alto Adige, in virtù dell’autonomia concessa dalla legge provinciale sulla fase 2 dello scorso maggio.
Il presidente Arno Kompatscher lancia così un appello alla popolazione a rispettare le regole riguardanti utilizzo delle mascherine, il distanziamento e l’igiene delle mani. “Comportandoci in maniera responsabile possiamo tenere la situazione sotto controllo dal punto di vista sanitario, evitare misure ancora più drastiche e tornare in tempi più rapidi ad una vita il più possibile normale“, spiega il presidente della provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige.
In Alto Adige i ristoranti potranno rimanere aperti fino alle 22, ma dalle ore 18 la somministrazione di cibi e bevande potrà essere effettuata solo al posto e con un massimo di 4 persone per tavolo, fatta eccezione per i familiari conviventi. Per i bar, invece, si prevede una chiusura anticipata alle ore 20.
Tra le misure più controverse del nuovo Dpcm, c’è la chiusura di cinema e teatri: una decisione che lo stesso premier Conte ha definito “particolarmente difficile“, dal momento che il mondo della cultura è in forte sofferenza ormai da mesi. L’ordinanza della provincia di Bolzano prende le distanze dalla decisione del governo e prevede che cinema e teatri possano rimanere aperti in Alto Adige, ma con una capienza massima di 200 persone.
Per quanto riguarda la possibilità di spostamento da parte dei cittadini della provincia autonoma, l’ordinanza emanata da Arno Kompatscher, prevede un coprifuoco notturno dalle ore 23 alle 5 del mattino. In questa fascia oraria gli spostamenti al di fuori del proprio domicilio saranno consentiti solo per motivi di salute, situazioni di necessità o comprovate esigenze lavorative; e dovranno essere giustificati attraverso un’autocertificazione.
“Siamo consapevoli del fatto che queste misure, che in alcuni casi sono più stringenti rispetto a quelle del resto d’Italia, incidono purtroppo in maniera drastica sulle nostre libertà individuali – spiega Kompatscher – ma l’esigenza irrinunciabile di tutelare la salute pubblica ci impone di intervenire per bloccare alla fonte le radici del contagio“.
Per quanto riguardo la scuola, in Alto Adige, a partire da mercoledì 28 ottobre, la didattica a distanza dovrà coprire almeno il 50% delle ore di lezione nelle scuole superiori. A differenza di quanto previsto dal nuovo Dpcm, che obbliga le scuole secondarie di tutto il territorio nazionale al 75% di didattica a distanza.
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