Giuseppe Conte in conferenza stampa presenta le nuove modalità con cui dovremo affrontare questa seconda ondata di Covid-19.
Dice Conte: “Non possiamo perdere tempo, dobbiamo agire mettendo in campo tutte le forze necessarie per scongiurare il lockdown che metterebbe in ginocchio l’economia”, specificando che l’ultimo trimestre ha visto per l’Italia una ripresa vigorosa, maggiore di altri paesi europei, ad esempio la Francia.
Restano fondamentali le precauzioni che abbiamo imparato a seguire da molti mesi, e cioè:
– Dispositivi personali di protezione: le mascherine sono obbligatorie all’interno e all’esterno, in tutti i casi tranne che per chi sta svolgendo attività sportive
– Igiene delle mani
– Distanziamento
Conte chiede in particolare di fare attenzione alle situazioni in cui è più facile abbassare la guardia, quando siamo coi parenti e in famiglia. E allo stesso tempo stringe sulla movida, con misure volte a limitare il più possibile situazioni favorevoli al contagio.
Con disposizioni locali affidate ai sindaci, il Governo raccomanda la chiusura al pubblico dopo le 21 di vie e piazze dove è possibile che si creino assembramenti, consentendo l’accesso solo per chi deve raggiungere posti di lavoro o le proprie abitazioni.
Le attività di ristorazione sono consentite dalle 5 a mezzanotte se il locale dispone di servizio al tavolo; altrimenti, si chiude alle 18.
Nei ristoranti non sarà consentito far sedere allo stesso tavolo più di 6 persone.
Le attività scolastiche continueranno in presenza. Per licei e istituti tecnici favorite modalità flessibili di organizzazione di attività didattiche, possibilmente con turni pomeridiani.
Arriva la conferma del divieto di sport di squadra e di contatto a carattere dilettantistico. È possibile allenarsi a livello individuale e non sono consentite gare né competizioni.
Vietate sagre, fiere locali, consentite manifastazioni fieristiche di carattere nazionale e internazionale.
Nella Pubblica Amministrazione tutte le riunioni dovranno essere svolte con modalità a distanza. Al vaglio la possibilità di lavorare in smart working.
Le palestre per ora restano aperte, però se non verranno seguite le procedure, settimana prossima si attueranno manovre più coercitive. Questo Conte l’ha detto a muso duro.
A seguito dell’immancabile domanda sul MES, Conte ha lasciato intendere che un eventuale ricorso al MES, che a suo parere indebiterebbe oltremodo gli italiani, possa essere considerato solo in casi di estrema necessità. Decisivo secondo il Premier puntare sul recovery fund, “perché il vantaggio in termini di interessi economici dei prestiti del MES è ad oggi irrilevante”.
Ai giornalisti Giuseppe Conte precisa anche che sono previste misure di ristoro per le categorie più sofferenti, ma non a pioggia. Essendo le risorse limitate, bisogna essere chirurgici.
Sulle ferie natalizie a rischio, dice di contare sul senso di responsabilità degli italiani: se ci impegneremo seriamente in questo delicato momento, potremo riprendere a vivere la nostra vita come prima il più presto possibile.
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