Dopo una lunga notte di confronto tra il governo e le regioni, ieri è stato firmato il nuovo dpcm, in vigore da oggi, lunedì 26 ottobre, fino al 24 novembre. Ad annunciare le nuove misure anti-Covid è il Premier Giuseppe Conte con la conferenza stampa che si è tenuta ieri alle 13:30 a Palazzo Chigi. “Soffriremo un po’ in questo mese, ma stringendo i denti potremo tornare a respirare a dicembre“, ha annunciato Conte al Paese e ai giornalisti presenti.
“Gli ultimi dati epidemiologici che abbiamo analizzato da venerdì, anche con gli esperti del Cts, non ci possono lasciare indifferenti – spiega il premier –. L’analisi della curva epidemiologica segnala una rapida crescita, in tutti i territori della nostra penisola. Inoltre, la diffusione del contagio e lo stress sul sistema sanitario nazionale hanno raggiunto livelli preoccupanti”. E aggiunge: “L’indice Rt ha raggiunto la soglia critica di 1,5“.
Ma vediamo, settore per settore, quali sono le misure in vigore da oggi, fino al 24 novembre.
Tra i punti più controversi e dibattuti del nuovo dpcm, compare la chiusura di bar, ristoranti e pasticcerie dalle ore 18, che rimarranno però aperti la domenica (sempre con il limite orario). Il consumo al tavolo sarà consentito a un massimo di 4 persone.
Dopo l’ultimatum lanciato ai titolari di palestre e piscine per adeguare gli spazi alle normative di sicurezza vigenti, il governo annuncia la chiusura di palestre, piscine, centri benessere e centri termali (fatta eccezione per quelli con presidio sanitario obbligatorio).
L’attività sportiva individuale di base e l’attività motoria in genere svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento.
Dopo le immagini preoccupanti arrivate negli ultimi giorni dagli impianti sciistici di Cervinia, arriva la chiusura dei comprensori sciistici, che potranno essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni.
Stop anche a cinema e teatri. Il nuovo dpcm, firmato dal premier Giuseppe Conte, sospende tutti “gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto“. Una scelta che lo stesso presidente del Consiglio ha definito in conferenza stampa “particolarmente difficile: il mondo della cultura è in forte sofferenza ormai da mesi“. Il ministro dei Beni Culturali Franceschini commenta: “Un dolore lo stop, ma prima la salute“. Rimangono, invece, aperti i musei.
Nelle scuole superiori sarà possibile portare la didattica a distanza anche oltre il 75%. La disposizione contenuta nel dpcm risponde alle richieste di diverse Regioni che, nell’ultima settimana, avevano chiesto di portare la didattica a distanza al 100%. Sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche.
Mentre i luoghi di culto rimangono aperti e sono consentite le cerimonie religiose, vengono vietate le feste di nozze. “Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose“, si legge nel nuovo dpcm. Per le abitazioni private, il decreto raccomanda di non ricevere persone in casa (che non siano conviventi), salvo che per esigenze lavorative o per necessità e urgenza.
Secondo le ultime disposizioni del governo, è inoltre “fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi“. Per il momento rimangono consentiti gli spostamenti tra Comuni o Regioni.
Proseguono i concorsi pubblici e privati. Nel testo definitivo del dpcm è saltato il divieto di svolgimento, che era stato previsto nella bozza del decreto ministeriale.
Sono sospesi i convegni, i congressi e gli altri eventi, fatta eccezione per quelli che si svolgono con modalità a distanza. “Nell’ambito delle pubbliche amministrazioni le riunioni si svolgono in modalità a distanza – si legge nel dpcm – salvo la sussistenza di motivate ragioni; è fortemente raccomandato svolgere anche le riunioni private in modalità a distanza“.
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