Il premier Mario Draghi firmerà oggi il nuovo Dpcm, che entrerà in vigore sabato 6 marzo e avrà validità fino al prossimo 6 aprile. Il premier non terrà nessuna conferenza stampa in merito al nuovo provvedimento.
Se sulle norme anti-Covid c’è compattezza e concordanza, ci sono però ancora molti dubbi in merito alla questione scuola. Infatti, ci sono ancora dubbi se chiuderla totalmente nelle zone rosse e delegare alle autorità locali la decisione in caso in cui si superassero i 250 casi ogni 100.000 abitanti, livello d’allerta segnalato dal Comitato tecnico-scientifico, o applicare la DAD direttamente.
Questa mattina a Palazzo Chigi si sono riuniti il premier insieme ai ministri Speranza, Gelmini, Franco, Bianchi, Giorgetti, Franceschini, Patuanelli e Bonetti insieme alla cabina di regia e ad alcuni membri del Cts.
Draghi ha poi voluto avere un colloquio con i rappresentanti di Regioni, Province e Comune, sempre insieme al Comitato ed anche l’Istituto Superiore di Sanità e Consiglio Superiore di Sanità per trovare punti di accordo sulle restrizioni indicate nel nuovo Dpcm.
Nuovo Dpcm: che cosa prevede
Il nuovo Dpcm dunque comprenderà anche le festività pasquali (Pasqua e Pasquetta saranno il 4 e 5 aprile) e mirano ad arginare l’aumento dei casi e la diffusione delle cosiddette varianti. L’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali ha annunciato che a oggi sono 9 le Regioni in cui le terapie intensive sono oltre il livello d’allerta, ovvero occupate oltre il 30% (la media nazionale è oggi del 25%): Umbria (56%), Molise (49%) e la Provincia autonoma di Trento (47%). Seguono poi Abruzzo (40%), Friuli Venezia Giulia (35%), Marche (32%), Emilia Romagna (31%), Lombardia (31%), Provincia autonoma di Bolzano (31%) e Toscana (30%). Piemonte (28%) e Puglia (29%) sono al limite.
Ecco quali dovrebbero essere le norme del nuovo Dpcm:
- Scuole chiuse in zona rossa e laddove si superino i 250 casi ogni 100 mila abitanti. Altrimenti, si prosegue con presenza per asili, materne, elementari e medie, superiori a distanza al 50% o al 75%
- Vietato lo spostamento tra Regioni se non per motivi lavoro o salute, limitando quindi viaggi anche in occasione della Pasqua
- Si può andare nella seconda casa se questa si trova nella Regione e non in una zona arancione scuro o rossa. Ci si può recare se si è proprietari o affittuari da prima del 14 gennaio 2021 e soltanto il nucleo familiare e se non è abitata anche da altri. Se si proviene da una zona arancione scuro rossa non ci si può recare anche se questa si trova in fasce di altro colore
- Si può andare a trovare parenti e amici solo due persone conviventi alla volta: non sono comprese nel conteggio minori di 14 anni o disabili. In zona rossa non si può visitare nessuno
- Parrucchieri e barbieri nelle zone rosse dovranno chiudere
- Il coprifuoco è confermato 22-5, ma in zona bianca (solo la Sardegna per per ora) è spostato dalle 23.30 alle 5
- Centri commerciali e mercati al coperto dovranno ancora rimanere chiusi nelle nei giorni festivi e prefestivi. In zona rossa anche i mercati all’aperto saranno sospesi tranne nel caso in cui vendano prodotti alimentari. In zona rossa poi tutti i negozi non essenziali rimarranno chiusi
- Palestre e piscine non potranno ancora riaprire e continueranno ad essere vietati tutti gli sport di contatto e di squadra. È permesso l’allenamento esclusivamente ai professionisti. L’allenamento individuale all’aperto è consentito
- Per i ristoranti rimane tutto immutato, ovvero la sera chiusi e concesso solo l’asporto, aperti a pranzo in zona gialla
- Discoteche e sale giochi chiuse anche in zona bianca
- Dal 27 marzo, solo in zona gialla, torneranno in attività teatri, cinema e sale da concerto sia al chiuso che all’aperto. Ovviamente dovranno essere rispettate tutte le norme vigenti in merito a di stanziamento igiene. I musei in fascia gialla saranno aperti al pubblico anche nel weekend su prenotazione