Con l’Rt a 1,03 e un’incidenza di oltre 313 casi su 100mila, si assiste a “un drammatico mutamento dell’indice di rischio per le singole regioni“, ha riferito il ministro della Salute Roberto Speranza alla Camera nell’informativa anti-Covid di questa mattina. Per questo motivo, sarà necessario confermare nel nuovo Dpcm l’indicazione di ricevere a casa al massimo due persone non conviventi, come già avvenuto durante le vacanze di Natale.
12 regioni a rischio arancione
Le regioni a rischio arancione sono attualmente 12, come spiega il ministro Speranza: “Dodici regioni e province autonome sono ad alto rischio, otto sono a rischio moderato di cui due in progressione a rischio alto e una sola regione è a rischio basso“. Nel corso dell’ultima settimana, infatti, c’è stato peggioramento generale della situazione epidemiologica in Italia, con un aumento delle terapie intensive sopra il 30%.
“Non facciamoci fuorviare – ha aggiunto Speranza – l’epidemia è nuovamente in una fase espansiva“: come confermano i dati in arrivo dai paesi di tutta Europa, e non solo. “Nel mondo c’è un decesso ogni 4.080 abitanti e in Ue un caso confermato ogni 27 abitanti, sono numeri terribili“, prosegue Speranza.
La campagna vaccinale
Nonostante il quadro delineato dal ministro non lasci spazio a facili ottimismi, parlando del vaccino, Speranza commenta: “Ora sappiamo che il Covid ha i mesi contati e con i vaccini sconfiggeremo questo virus“. Ma aggiunge: “Non abbiamo ancora vinto e non dobbiamo sbagliare la lettura di questa fase decisiva“.
Dal 27 dicembre a oggi, sono oltre 700mila gli italiani a cui è stato somministrato il vaccino anti-covid: “Siamo solo all’inizio del nostro lavoro di vaccinazione. Questa campagna è una lunga e difficile maratona e non una gara di velocità e c’è ancora tantissimo da fare“. Il ministro Speranza riferisce, inoltre, che il governo è pronto ad aumentare il numero di vaccinazioni da effettuare appena saranno autorizzati nuovi vaccini.
Divieto di spostamento anche in zona gialla
Prorogato lo stato di emergenza fino al 30 aprile, in attesa del nuovo Dpcm, che entrerà in vigore sabato 16 gennaio. Secondo quanto riferito dal ministro Speranza, il governo ha intenzione di confermare il divieto di spostamenti anche in zona gialla, ridurre gli assembramenti in prossimità dei locali pubblici a rischio di aggregazione e limitare l’asporto per i bar a partire dalle 18. Rimane anche l’indicazione di poter ricevere a casa massimo due persone non conviventi.
Zona bianca in aree con bassa incidenza
Tra i propositi del governo, si fa strada l’idea di riaprire i musei nelle regioni in area gialla nel rispetto di tutte le misure di distanziamento. Oltre alle aree rosse, arancioni e gialle, spiega Speranza, “il Governo ha intenzione di prevedere anche una quarta area, bianca, solo con incidenza sotto i 50 casi ogni 100mila abitanti e Rt sotto a 1“.