Manca sempre meno all’entrata in vigore del nuovo Dpcm. Le misure, che entreranno in vigore da domani, venerdì 4 dicembre, sono state a lungo dibattute in Consiglio dei ministri.
Sembrerebbe che l’impiatto, del quale si è molto parlato in questi giorni, dovrebbe essere confermato. Nel dettaglio, però, le misure si starebbero rivedendo in bozza. Nella notte il testo del nuovo Dpcm è stato inoltrato ai presidenti delle Regioni. Questo per far sì che tutti facciano le adeguate valutazioni in vista del confronto con il Governo prima della firma.
Nel nuovo Dpcm dovrebbe essere confermato il divieto di spostamenti dal 21 dicembre al 6 gennaio dell’anno nuovo tra Regioni diverse. Come sempre, ci si potrà spostare per comprovate esigenze lavorative, motivi di salute e situazioni di necessità.
Il giorno di Natale, Santo Stefano e il 1° gennaio, saranno vietati anche gli spostamenti tra Comuni diversi e gli spostamenti tra Regioni in zona gialla.
“Dal 20 ci sarà il divieto di spostamento tra le Regioni, salvo ragioni di necessità, come assistere un genitore solo, che richiederanno l’autocertificazione” ha detto Sandra Zampa, sottosegretario alla Salute, durante Otto e mezzo su La7.
Il sottosegretario ha parlato di un’altra questione su cui si è a lungo dibattuto, anche durante il primo lockdown: quella dei congiunti. “Due congiunti che abitano in due Regioni diverse, ma gialle, e partono prima del 20 dicembre, potranno vedersi. Sicuramente si potrò sempre raggiungere la Regione di residenza e si sta discutendo se far valere anche il domicilio” ha spiegato Zampa.
Per quanto riguarda invece pranzi e cene durante le festività, il sottosegretario Zampa ha detto: “Non indicheremo limiti per il numero di persone a tavola, ma sconsiglierei di aprire ai non conviventi. Aiutarsi questa volta significa rinunciare a vedersi”.
Sul fronte della ristorazione, il nuovo Dpcm dovrebbe confermare l’apertura per pranzo il 25 e 26 dicembre, a Capodanno e per il 6 gennaio fino alle 18. Rimarranno aperti anche gli alberghi di montagna, ma con servizio in camera sempre a partire dalle sei del pomeriggio. I negozi, invece, rimarranno aperti anche nei giorni di Natale e Santo Stefano e potranno chiudere alle 21.
Per quanto riguarda invece la scuola, gli studenti di licei e istituti tecnici, torneranno alle lezioni in presenza a partire dal 7 gennaio. Questa decisione è stata presa dal Cdm dopo una lunga discussione sul nuovo Dpcm.
“La messa di Natale si dovrà concludere entro l’orario per rientrare a casa per il coprifuoco delle 22” ha detto il sottosegretario Zampa. “È una decisione presa in accordo con la CEI, la quale ha capito perfettamente l’esigenza”.
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