Dopo l’atteso insediamento del governo Meloni nella giornata di ieri, ora ci si appresta alla cerimonia della campanella.
Questa avviene a Palazzo Chigi e sancisce il passaggio di consegna fra il governo uscente e quello in entrata.
Sembra un nome buffo per indicare un cerimoniale così importante e simbolico, tuttavia si tratta di un passaggio cruciale, chiamato in questo modo per il rito che viene eseguito. Il nome vero di questa proceduta è cerimonia di insediamento del nuovo governo e determina il passaggio di consegna fra il vecchio esecutivo e quello entrante, in questo caso quello della vincitrice delle elezioni, Giorgia Meloni.
Tutto si svolge nella sede del governo, ovvero Palazzo Chigi, dove il presidente uscente consegna una campanella che il primo ministro usa per dare in via libera alle riunioni del Consiglio dei Ministri.
Proprio lo strumento della campanella acquisisce un significato importante perché simboleggia il potere. La cerimonia segue in linea temporale il giuramento del nuovo esecutivo presso il Quirinale, in presenza del Presidente della Repubblica. Dopo questo passaggio, il presidente del Consiglio si reca a Palazzo Chigi insieme al consigliere militare.
Nel cortile della sede del governo passa in rassegna le guardie d’onore e dopo aver salutato il segretario generale alla Presidenza del Consiglio, sale il famoso Scalone d’Onore per arrivare alla Sala delle Galere dove avviene il cerimoniale della campanella.
A questo punto il nuovo presidente del Consiglio riunisce il proprio governo e apre con il tintinnio della campanella il primo Consiglio dei Ministri.
In questa seduta vengono nominati il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, i vice presidenti del Consiglio e vengono inoltre assegnate le deleghe ai ministri senza portafoglio.
Entrando nel particolare, il nuovo governo di Giorgia Meloni, vincitrice delle elezioni del 25 settembre scorso, si è insediato ufficialmente nella giornata di ieri dopo che alle 16.30 è stata presentata a Mattarella la lista dei nuovi 24 ministri, fra cui 6 donne.
La Meloni è determinata a prendere in mano la situazione e guidare il Paese in un momento di profonda crisi nazionale e internazionale. La leader di Fratelli d’Italia ha fatto le sue scelte e fra i nomi spiccano Matteo Salvini al Ministero dei trasporti e delle infrastrutture e Antonio Tajani agli Esteri.
Ci sono poi Carlo Nordio alla Giustizia, Giancarlo Giorgetti all’Economia e Daniela Santanchè al Turismo ma oltre ai nomi dei ministri a cambiare sono anche quelli dei ministeri, infatti Sviluppo economico diventa Imprese e made in Italy mentre Politiche agricole diventano Agricoltura e sovranità alimentare.
Nasce anche il ministero dell’Istruzione e del merito con Giuseppe Valditara e ancora, abbiamo Matteo Piantedosi agli Affari Interni, Roberto Calderoli agli Affari regionali, Alessandra Locatelli alle Disabilità, Orazio Schillaci alla Salute, Marina Elvira Calderoneal Lavoro.
Questi e tutti gli altri ministri hanno giurato fedeltà davanti a Mattarella e ora l’ultimo passaggio fondamentale è quello definitivo fra Draghi e Meloni, che avverrà domani appunto con il tradizionale rito della campanella.
L’iter verrà completato la settimana prossima in Parlamento, dove ci sarà il voto di fiducia alla Camera e al Senato, dopodiché l’esecutivo sarà ufficialmente in carica e potrà esercitare le proprie funzioni.
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