Rimane al lavoro per fronteggiare l’emergenza energia l’ex ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. Per Gilberto Pichetto Fratin, una sorta di suo successore, è possibile approvare un decreto bollette.
L’ex ministro della Transizione Ecologica rimane al governo, in aiuto, nella nuova veste di advisor per l’energia. Né ministro dunque, né consulente, con la speranza che passato l’inverno passerà anche la crisi. Intanto il nuovo ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, dopo il primo Cdm, parla di grande impegno del nuovo governo per trovare soluzioni.
Non ministro né consulente, ma nuovo advisor. Roberto Cingolani rimane al governo anche dopo l’insediamento di Giorgia Meloni in aiuto, visto il complicato periodo del nuovo esecutivo, con la fiducia e la stima del nuovo ministro Gilberto Pichetto Fratin.
L’ex ministro per la Transazione Ecologica del governo Draghi dunque si augura di poter fronteggiare le emergenze durante questo inverno. “Sarò advisor per Palazzo Chigi” commenta Cingolani, che lavorerà – promette – per la messa in sicurezza di un periodo delicato.
Sempre il nuovo collaboratore si auspica che l’emergenza possa finire con il passare dell’inverno, quando una volta portati a termine tutti gli obiettivi prefissati, terminerà anche il suo incarico.
Un incarico non retribuito, spiega Cingolani, ma che viene portato avanti per “spirito costruttivo”. La missione principale è quella di superare l’emergenza che si prospetta per questo inverno, con un ulteriore sforzo.
La crisi energetica e il caro bollette punto fermo nel dibattito a poche ore dall’insediamento di Giorgia Meloni come nuova premier. Un tema molto caro al nuovo esecutivo meloniano, costretto già a rincorrere e a trovare soluzioni. Un governo che guarda alla crisi energetica come priorità, con una legge di bilancio da presentare il 31 dicembre che sembra prospettarsi già una corsa contro il tempo.
Ecco perché tutto il focus adesso è sul nuovo delicato incarico di ministro dell’Ambiente e della Sicurezza. Su questi temi, però, Gilberto Pichetto Fratin risulta abbastanza evasivo e predica una certa calma. “Valuteremo“, sono le parole pronunciate dal neo ministro, che promette impegno nel trovare nuove soluzioni dopo il primo Consiglio dei Ministri e che ripone la sua fiducia anche in Cingolani.
Secondo il forzista, a proposito di priorità, bisognerà aspettare la riunione di Bruxelles del prossimo martedì e il passaggio di consegne, prima di parlare di un possibile decreto bollette, per aiutare le famiglie italiane in difficoltà.
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