Il nuovo governo, che vede Giorgia Meloni alla guida, pare sia interessato ad azzerare le mini cartelle con un importo compreso tra 1000-2000 euro e di procedere alla rottamazione quater.
Ecco quali sono tutte le novità e le varie ipotesi analizzate dal governo.
Le prime ipotesi del nuovo governo
Tra i diversi interventi in campo economico, il nuovo governo Meloni sembra avere intenzione di soffermarsi sullo stralcio integrale delle mini cartelle, ossia di quelle sanzioni nate a causa di tasse o multe non pagate.
E’ questo ciò che riporta Il Sole 24 ore in cui si afferma che il governo è intenzionato a valutare questo tipo di intervento per cartelle che hanno un importo compreso tra i 1.000 e i 2000 euro.
Durante la campagna elettorale, il centrodestra aveva presentato una proposta che faceva riferimento ad un “fisco più equo“.
Uno dei punti che si era analizzato riguardava la pace fiscale insieme al saldo e stralcio. In base a quanto riporta il quotidiano economico, pare che il nuovo governo abbia intenzione di continuare il percorso iniziato da Conte e in seguito da Mario Draghi.
Le misure, che sono state adottate durante la legislatura passata, in base a quanto stima la Corte dei Conti, ha fatto sì che nelle casse dello Stato potessero rientrare più di 50 miliardi di euro.
E questa è una cifra abbastanza importante anche se è soltanto una parte degli 1.100 miliardi in carico presso l’Agenzia delle Entrate riscossioni che però sembra riuscire ad incassare con molta difficoltà.
Il nuovo governo intenzionato a stare al fianco dei cittadini
A prendere questa decisione è il fatto che il nuovo governo Meloni pare abbia intenzione di far tirare un sospiro di sollievo a tutti i cittadini che attualmente si trovano in difficoltà economica anche a causa del caro energia.
Per il momento sembra che due siano i punti su cui si sta lavorando. Il primo è quello in cui si va a fissare l’asticella dei debiti che possono essere stralciati.
Infatti, l’ipotesi in cui si pensa di raggiungere una quota di €3000 per i singoli debiti sembra essere troppo costoso per le casse dello Stato ed è per questo che si sta pensando ad una soglia che va dai 1.000 ai €2000.
Il secondo punto invece fa riferimento agli anni inerenti alle posizioni debitorie. Nelle azioni precedenti di stralcio si è cercato di insistere molto in quel periodo che andava dal 2000 al 2010.
Ed è per questo motivo che quel periodo è stato già assottigliato a sufficienza.
Il rischio quindi è quello che l’impatto della misura possa essere troppo esiguo. Ed è per questo motivo che il nuovo governo sta valutando di spingere più avanti l’asticella temporale così da far riferimento alle posizioni debitorie degli ultimi anni.
Inoltre, tra le numerose novità, sembra che ci sia intenzione anche di dar vita ad una nuova edizione della rotazione delle varie cartelle esattoriali insieme allo stralcio.
Stiamo parlando della rottamazione quater che ha lo scopo di coinvolgere tutte quelle cartelle inviate in quel periodo di tempo precedente e successivo al covid-19.
Le varie opzioni analizzate prevedono quindi il pagamento integrale delle varie imposte insieme ad un forfait del solo 5% delle varie sanzioni e interessi insieme ad un piano di versamento dei vari importi che possono essere rateizzati in 5 anni.
Inoltre sembra essere intenzionati anche a puntare ad un azzeramento delle cartelle dei vari decaduti delle sanatorie precedenti dando così la possibilità di mettersi in regola con le tasse arretrate.