Questo nuovo virus “australiano” è già presente in Italia e attualmente 16 piccoli pazienti sono ricoverati presso l’ospedale Bambino Gesù di Roma. Carlo Federico Perno, attuale responsabile di Microbiologia e Diagnostica di Immunologia, ha comunicato: “Ci sarà un’intensa ondata di contagi nel nostro Paese”. Vaccini pronti per i primi di ottobre.
Questi 16 piccoli pazienti di tenera età giungono al pronto soccorso dagli ultimi giorni del mese di giugno e oggi ne continuano ad arrivare. Sono attualmente ricoverati al Bambino Gesù con gravi problemi respiratori. Si sono identificati così i primi casi di questo nuovo virus influenzale “australiano”.
Vediamo cosa hanno scoperto i medici in seguito ad una prima analisi dei casi attualmente accertati.
I primi casi del virus australiano
Sono stati identificati all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma i primi casi di contagio relativi al nuovo virus influenzale “australiano”. Parliamo di 16 bambini arrivati presso il pronto soccorso dell’Ospedale con problemi all’apparato respiratorio. A confermare tutto sono i ricercatori dell’Area di Microbiologia e Diagnostica di Immunologia dell’Ospedale stesso, che hanno immediatamente analizzato il profilo molecolare dei patogeni contratti dai bambini.
In tutti i casi purtroppo è stato rintracciato un virus comune, identificato come H3N2. Questo sembrerebbe essere uno dei responsabili di questa influenza “australiana”. Sono quindi stati identificati i primi 16 contagi nei piccoli pazienti ora ricoverati al Bambino Gesù.
Un ondata preoccupante di contagi
L’ondata di contagi relativa a questo nuovo e spaventoso virus si preannuncia molto intensa anche nel nostro Paese.
In Italia infatti i numeri parlano chiaro: il virus è già tra noi. A confermare il tutto è il professore Carlo Federico Perno, attuale responsabile del reparto di Microbiologia e Diagnostica di Immunologia del Bambino Gesù di Roma. Infatti, secondo i dati registrati, il primo caso di questa influenza australiana al Bambino Gesù risale alla fine del mese di giugno.
Questa influenza da virus H3N2 si manifesta nei contagiati con sintomi simili a quelli di un semplice male di stagione come stanchezza, dolori alle ossa e muscoli, febbre alta e problemi legati all’apparato respiratorio e gastro-intestinale. Come sempre nei soggetti più a rischio, questa malattia può portare a conseguenze più gravi. Questo è ciò che sottolinea il professore Alberto Villani.
Vaccini pronti per il primo ottobre
L’allerta avviata dal Bambino Gesù ha subito fatto mobilitare l’Italia per avviare una campagna vaccinale.
Dal primo ottobre infatti, nel nostro Paese sarà possibile somministrare il vaccino aggiornato che coprirà il soggetto inoculato anche per il ceppo H3N2. Il consiglio è quello di vaccinare tutti i bambini, soprattutto se fragili, sopra i 6 mesi di età.